Purtroppo, la posizione delle protezioni non è sempre ottimale, a causa della chiodatura effettuata dal basso, nelle prime 3 lunghezze.
Conviene avere con sé nut e friend medio-piccoli (specie per la terza lunghezza).
La via attacca appena sotto il Pesce d’aprile.
L1: superare un muro verticale a liste, con spit molto distanti, e sostare alla base del diedro iniziale del Pesce d’Aprile (6a+, 20 m.).
L2: salire verticalmente, con passaggi difficili (6b/c) ma ben protetti per alcuni metri. Poi si arriva alla sosta2 abbastanza facilmente ma con un alto impegno psicologico.
L3: proseguire contro lo spigolo, affrontando con bellissima arrampicata atletica un muro leggermente strapiombante ma con buoni appigli (6a, necessari nut e friend per integrare i fix). Si raggiunge quindi la sosta3 per placca appoggiata (20 m).
L4: è sicuramente la lunghezza più bella dell’intera via. Ci si porta contro un tetto, che si supera sfruttando una piccola fessura (6a+); si prosegue quindi in verticale con bellissima arrampicata molto tecnica (6b); si esce sullo spigolo, facile, ma sprotetto per un lungo tratto prima della sosta4 (in alternativa, ci si può proteggere più a destra sulla vicina larga fessura della Via dello Spigolo) (35 m.).
L5: altra lunghezza molto bella. Il primo tratto è in comune con la Via dello Spigolo, poi ci si tiene più a destra, seguendo integralmente lo spigolo (6a), e facendo anche qualche passo in comune con Papaveri e papere. La Sosta5 è in comune con la Via dello spigolo (35 m.).
Discesa: in doppia lungo la Via dello Spigolo (soste a fix 10 mm con catena). Con 2 corde da 55 m sono sufficienti 3 doppie.
- Bibliografia:
- Rock Paradise