La salita si può spezzare in due pernottando al bivacco Piero de Zen
Le difficoltà si concentrano nella parte superiore, alta 600 m, prima parte sui 40° esposta sui sottostanti speroni rocciosi (Classificata 4.2 E2)
Data l'esposizione a NE, la parte alta della parete prende il sole sin dai primi raggi.
Partire dai prati sopra Egga e raggiungere la strada dominante la riva sinistra del Senggibach, poi seguirla fino al torrente. Risalire il vallone fino alla base del Griessernugletscher (2600 m circa). Girare a sinistra e risalire la lingua E di questo ghiacciaio, finché si raddrizza ed è dominato a sinistra da una spalla rocciosa (3014 m) dove si trova il bivacco in lamiera, alla base della cresta NE della Sengchuppa. Restare nel canali a destra o sinistra di un piccolo sperone roccioso, sbucando sui grandi pendii della parete NE della Sengchuppa al di sopra delle barre rocciose. Risalire questi pendii per 200 m.
Di qua due soluzioni:
a) uscire obliquando a destra al colle tra la Sengchuppa e il Gamserchopf, e terminare per la via normale della Sengchuppa;
b) puntare un po’ a sinistra per sbucare sotto il pendio terminale della parete, spesso ghiacciato, che si rimonta fino alla cima (cf. itinerario n.75 di Labande F.,”Haut Valais”, Editions Olizane, 1992, Geneve).
- Cartografia:
- CNS 1:25.000 Simplon
- Bibliografia:
- Ski de Randonnee - Haut Valais (F. Labande) - it. 75