Il percorso e’ in comune per 2/3 con quello popolarissimo del S. Matteo.
Si segue questo percorso salendo sulla vedretta di Dosegu’ e giunti sotto la grande seraccata che sbarra la valle (bivio a sinistra per la salita al Tresero) ci si porta sopra di essa aggirandola sulla destra su ripidi pendii
Si continua fino a una quota di 3200 m dove si abbandona il percorso verso il S. Matteo volgendo in direzione nord.
Si attraversa in questa direzione la parte alta del ghiacciaio di Dosegu’ in falsopiano o su lievi pendenze facendo attenzione ad alcuni crepacci dirigendosi alla sella sulla cresta sud est della Punta Pedranzini che si raggiunge con un ripido pendio (quota circa 3520 m) .
Da questo punto si segue la cresta: dopo un primo risalto da superare generalmente a piedi si possono calzare nuovamente gli sci con cui si arriva in prossimita’ della vetta.
Discesa per lo stesso itinerario oppure (piu’ interessante sciisticamente ma piu’ impegnativo) per il percorso di discesa del Tresero.
Per raggiungere questo dalla vetta si scende la cresta di salita per qualche decina di metri e dove questa pianeggiante volge leggermente ad est bisogna prendere un largo un canalone rivolto ad ovest, ripido in alto (circa 40°) che con circa 150 m di dislivello porta nella parte alta del ghiacciaio del Tresero.
Si prosegue poi sul percorso di discesa del Tresero fino a ricongiungersi a circa 2900 m di quota al percorco di salta.
- Cartografia:
- Tabacco scala 1:25000 Foglio 08
- Bibliografia:
- Guida dei monti D'Italia volume Ortles Cevedale