Non e’ proibito fare l’anello completo, ma si deve aggiungere 500m di salita e 7 km per circa 1 ora.
Si parte da Tenda e si risale la Statale (magari prendendo il vecchio tracciato di destra dopo Vievola) fino a poco prima dell’imbocco della galleria dove al tornante si imbocca la bella militare inizialmente asfaltata poi sterrata che con dolce e costante pendenza raggiunge il Colle di Tenda dal versante francese poi si percorre la suddetta “Via del Sale” fino al bivio per il forte “Tabourde”, dove si consiglia di deviare a dx per evitare il brutto fondo e le salite impervie per il colle “Campanin” sotto gli impianti: passando per il forte tabourde il fondo e’ migliore e la salita graduale, compreso il sentiero bello dal tabourda al colletto “Campanin”(2161) da cui, con ampi traversi di raggiunge prima il colle della Perla (2083) e poi, con tornanti esposti in saliscendi pietrosi, il colle della Boaria(2102).
Da qui in discesa inizia la spettacolare conca delle carsene, si passa vicino alla deviazione per il rifugio Morgantini(2200), poi tornantini in salita, quindi discesa brutta fino ad una margheria (acqua), poi il fondo migliora e si raggiunge il colle dei Signori(2111), con rifugio Barbera, in ricostruzione (anno 2004).
Per raggiungere il colle delle “celle Vecchie” potete sia prendere la sterrata a dx che continua per Monesi che fa 100m in salita ed altrettanti in discesa, oppure prendere, 100m verso Monesi, il sentiero che aggira il M.Pertega’ all’incontrario, prima in salita, poi in discesa( non so com’e’: visto dall’arrivo appare bello).
Al colle delle Selle Vecchie(2098) fermatevi.
Dalla parte della Liguria si distende in discesa il resinoso “Bosco delle Navette” e quello che vedete laggiu’ in fondo e’ “Upega”, col suo torrente che si fiondera’ nel Tanaro dopo Viozene; dall’altra parte il vostro sentiero nel “Vallon de Refrei” che vi portera’ a “Tenda”.
Ditevi delle cose non troppo ovvie ma non troppo profonde. Abbassate un po’ la sella e sgonfiate un po’ le vostre nuovissime tubeless e se avete le ginocchiere mettetevele.
Ora non vi resta che scendere e cercare di stare in sella e non perdere l’unico sentiero che c’e’; fiancheggiate le baite “Seneca”(1741): se ci sono le mucche il sentiero sara’ pieno di M…. per un kilometro. Stando sempre sulla dx del rio, il sentiero piega a sx, ma ignorate una deviazione a sx che vi riporterebbe in salita e che comunque e’ impercorribile; passate dalle grange “Pouchin”(1530) su stretto sentiero (vi tocchera’ scendere dalla bici qualche volta) spesso tra erbe alte ed ortiche e giungete finalmente a “Refrei”(1444,acqua).
Di qui il sentiero migliora e raggiunge una sterrata: ignoratela sia in salita che in discesa e continuate sul sentiero che in breve vi porta al “Castel Tornou”(1300): castello di roccia rotondo ed imponente trasformato tramite gallerie in fortino. Dopo un po’ il sentiero fa una serie di tornantini ripidini e sassosetti che vi imploreranno di scendere qualche volta per non capottare… e siete a “Pie”(919), da dove, in asfalto siete subito a “Tenda”.
–VARIANTE:–Dopo “Refrei”, se non ne avete assai, pigliate la sterrata in discesa a sx che vi porta nel torrente (1200), lo traversa e risale, con bel fondo e pendenza non difficile, alle “Basse d’Ugail”(1401), poi in discesa a “Morignole”, poi asfalto: Brigue(772), S.Dalmas(670),Tenda(791).
- Cartografia:
- IGC N.8 ALPI MARITTIME LIGURI,IGC N.114 LIMONE,S.DALMAS, IGN Vallée de la Roja 3841 OT