1) Svoltare a sinistra, entrare in Chialvetta e, se la neve lo permette, proseguire con l'auto fino a Pratorotondo (1622 mt)
2) Proseguire fino dopo Viviere, fino a che la strada diventa sterrata (quota 1800 circa) e qui si lascia l'auto.
Solitamente nel periodo invernale si arriva all'anticima, cima sciistica, a quota 2841 m; la salita alla cima richiede nozioni alpinistiche.
Da Chiavetta salire a Viviere, si seguono poi le indicazioni per il “Colle d’Enchiausa”.
Si attraversa un bosco di larici e si arriva al pianoro della Grangia Gorra, lo si attraversa, sempre con l’Oronaye e il Vallonasso in primo piano, e si entra nel Vallone d’Enchiausa. Si prosegue verso ovest/nord-ovest ignorando a destra il ramo secondario del Vallonetto. Si superano 2 tratti pianeggianti e si arriva a quota 2400 alla base del ripido vallone che porta al Colle. Si volta a destra per raggiungere la base del pendio-canale finale,35° con ultimo tratto a circa 40°, che si restringe passando a lato di un roccione caratteristico a quota 2650,in caso di neve dura e/o gelata possono tornare utili picozza e ramponi,in questo caso la difficoltà si eleva a BRA. A quota 2750 il pendio si addolcisce e si raggiunge l’anticima Sud-est (solitamente ci si ferma qui nel periodo invernale).
Per raggiungere la vera cima il percorso diventa alpinistico: si scende la cresta nevosa che si restringe e forma un’insellatura tra le due vette. Si supera un salto roccioso (aggirabile scendendo a sx su ripido traverso) che porta sul filo di cresta ed alla calotta nevosa finale (croce di ferro).
- Cartografia:
- IGC Valli Maira Grana stura
- Bibliografia:
- CAI-Mondovì. CDA. Dal Col di Nava al Monviso. N° 72.