Soste con catena e majon di calata per i primi 5 tiri, poi è necessario uscire per calarsi più comodamente dalla via normale.
Al massimo, può essere utile qualche nut.
La via “Visite obligatoire” attacca a circa 5 minuti dal rifugio, a sinistra della grande fessura-diedro obliqua che solca tutta la parete.
Sono possibili 2 varianti d’attacco, a destra o a sinistra di una fascia di strapiombi che forma una specie di triangolo. Entrambe le lunghezze conducono alla stessa sosta (6a).
Si sale in diagonale lungo una bella placca (6a); si prosegue per una breve lunghezza fin sotto un piccolo strapiombo, che si supera leggermente a sinistra e poi diritti (6a).
Con un diagonale aereo si sale un risalto più atletico (6a), da cui si prosegue per un’altra lunghezza lungo belle fessure, leggermente verso sinistra (5+/6a).
Una lunghezza più facile su un pilastro, dalla cui sommità si obliqua a destra (4), porta al limite sinistro di una buona cengia (vire Boell).
Ci si alza verticalmente su un muro sostenuto posto a destra di un evidente diedro (5+/6a), giungendo ad una breccia e ad un’ulteriore sosta sulla destra (in comune con la via Madier)..
Si passa il muro sovrastante in centro (6a); oppure si può proseguire più facilmente in comune con la via Madier (4+).
Ancora per il centro della placca (5+), sino a congiungersi con la Madier.
Infine, per cresta, si arriva facilmente in vetta.
Discesa: si effettua comodamente con 2 doppie lungo la cresta Nord, che porta alla breccia gunneng. Di qui, seguendo alcune cenge non difficili ma un po’ esposte, si giunge sulla pietraia, e per sentiero al rifugio (circa 1 ora).
- Cartografia:
- Massif Ecrins Haut Dauphinè
- Bibliografia:
- Dimensione quinto - Oissan Nouveau Oissan Sauvage (Livre Ouest) JM Cambon