Un neo: il sentiero che passa sotto tutta la parete si trova bassino rispetto all'attacco della via: c'è da fare una bella faticata per arrivare alla base del pilastro che costituisce la direttrice di salita.
L’attacco è in corrispondenza della base del pilastro delimitato a sx dal bel diedro appoggiato dove passa la via Iskra (pilastro e diedro sono ben visibili anche da Prati di Tivo).
L1 Si sale per placche e fessurette fino ad un terrazzetto sovrastato da un tettino obliquo (IV, 40m).
L2 Si supera il tettino da dx (ATTENZIONE: verso sx il tetto “prosegue” in un diedro inclinato con fessura sul quale più in alto si vedono alcuni chiodi; quella probabilmente è una variante nettamnete più dura dell’originale e più in alto finiscono i chiodi) uscendo sullo spigolo e per una fessuretta si raggiunge una zona più facile dove si sosta su cless(IV, 40m).
L3 Ci si dirige sotto una paretina leggermente strapiombante che si supera (protezioni decenti) portandosi in una zona molto più facile, giungendo su una sorta di terrazzone arrotondato dove da sx giunge anche la “Iskra”.
Da qui si seguono intuitivamente le zone più facili a dx dello spigolo.
Arrivati sul terrazzo si può arrivare in vetta o scendere subito (la migliore soluzione è sul canale ben visibile sulla dx salendo la via).
- Bibliografia:
- Guida CAI-TCI