Si supera una prima paretina piuttosto faticosa e povera di appigli per poi innalzarsi su di una serie di brevi speroni rocciosi (tutti aggirabili percorrendo il sentiero che porta in vetta), alternando tratti di divertente arrampicata (a volte sostenuta) ad altri di facile sentiero. Il Torrione della Discordia (il penultimo) è il tratto più sostenuto di tutta la ferrata, ma è aggirabile seguendo il sentiero che sale per un ripido canalino e che conduce all’ultimo saltino roccioso caratterizzato da una placchetta iniziale.
A questo punto si può scendere per il sentiero nr. 36 (lo stesso che aggira i torrioni) o proseguire fino a guadagnare la bella cresta aerea che con sentiero marcato ed attrezzato in qualche tratto di roccette, conduce fino alla cima del Monte Due Mani (circa 1 ora e mezza).
- Cartografia:
- Kompass 105 - Lecco Valle Brembana
- Bibliografia:
- Dante Porta - Ferrate in Lombardia