Bellissimo il rifugio Denza.
Dal rifugio seguire gli evidenti segnavia che conducono alla conca sottostante la parete nord della Presanella per poi proseguire lungo la normale. Giunti sulla dorsale della conca si abbandonano le tracce e si punta, senza percorso obbligato, alla parete nord verso la base della via Faustinelli. Dopo una prima fascia di larghi crepacci si raggiunge la terminale da superare nel punto che si ritiene migliore, a volte sotto la verticale del seracco. Dalla terminale, con pendenze sempre sostenute, si sale traversando a sinistra aggirando le rocce affioranti del lungo sperone roccioso che scende a sinistra del seracco.
Si procede poi, sempre lievemente in traverso verso sinistra, verso l’imbocco del canale che si stacca dalla cima (attenzione a non prendere quello troppo a sinistra), evitando se possibile i punti in cui le rocce emergono dal ghiaccio. Dall’imbocco del canale finale la salita si fa più ripida (60-65°) e con un ultimo sforzo si sbuca a pochi metri dalla croce di vetta.
Discesa dalla lunga via normale: ci si sposta sul lato sul della Presanella, pochi metri sotto la cresta, e la si segue lungamente con un amplissimo semicerchio in senso antiorario fino a giungere alla base della sella Freshfield (è il secondo intaglio dopo la curva, non il primo), che si attraversa per riportarsi sul versante nordovest della Presanella. Da qui si percorre in discesa tutto il ghiacciaio fino a giungere sul fondo della conca nel punto in cui si era abbandonata la traccia in salita.