Dal Pian della Mussa, al termine della carrozzabile nei pressi del Rif. Ciriè prendere il sentiero (indicazioni), che superato il ponte volge a sx portandosi nel Canale delle Capre.
Dopo circa 150 m di dislivello, il sentiero piega verso sx uscendo sul Piano dei Morti.
Proseguire fino ad un grosso masso dove il sentiero si biforca: seguire la diramazione di sx (a destra si raggiunge il Pian del Gias) che attraverso alcuni stretti canali (innevati fino a tarda stagione) e lunghi pendii porta a ridosso di una bassa parete. Superate le rocce bagnate (fontana), si entra nel valloncello che per sfasciumi porta al rifugio.
Dal Rif. Gastaldi seguire il sentiero in direzione N che scende nei pressi della vecchia stazione di arrivo della teleferica, attraversa alcuni canali nevosi piuttosto ripidi (eventualmente necessari i ramponi il mattino presto), quindi raggiunge il Pian del Gias.
Volgere a sx rimontando il poco inclinato ghiacciaio fino verso il fondo del vallone dove si piega decisamente a dx risalendo il ghiacciaio del Collerin, è preferibile salire la lingua di sinistra, mantenendosi a debita distanza dai contrafforti del Collerin. Si sale con pendenza sostenuta in direzione di alcuni affioramenti rocciosi, piegando leggermente verso destra, passando in alto sopra il Passo Chalanson (che rimane a dx).
Si traversa ora sul ghiacciaio lato francese in direzione della sella dell’Albaron, oppure in alternativa si raggiunge la cresta rocciosa a destra della Punta Collerin, percorrendola per roccette e sfasciumi fino alla Sella stessa.
Dalla Sella, si prosegue in cresta, aggirando il primo sperone roccioso con la croce sul lato Averole, per una traccia tra sfasciumi, per poi riprendere immediatamente dopo la cresta. E’ preferibile rimanere sul filo dove la roccia è migliore, anche se sono presenti numerose tracce che si tengono per cengie detritiche sul versante Des Evettes. Generalmente da agosto fino a fine stagione la cresta è pulita e non presenta particolari difficoltà, anche se richiede attenzione.
Si raggiunge un breve camino di 4 m (II) bel scalinato ma comunque aggirabile a destra, e poi si riprende il filo di cresta che adduce all’anticima. La si può raggiungere direttamente o per un sentierino sulla destra, in entrambi i casi si raggiunge la vasta spianata che collega anticima e cima vera e propria.
Senza più difficoltà si oltrepassa il nevaio e si giunge all’ometto che contrassegna la vetta.
Discesa per l’itinerario di salita.
Ritornati al Pian del Gias se non si vuole tornare al Rifugio Gastaldi, prendere il sentiero (indicazioni) che scende direttamente al Pian dei Morti e quindi a Pian della Mussa.
- Cartografia:
- IGC n°2 - Valli di Lanzo e Moncenisio