La categoria di difficoltà “OCAP+++” sta appunto a significare “ per ottimi cicloalpinisti pirla, un po’ lunga”.
Per essere seri contate di portarvi la bici a spalle per il 70% dell’itinerario, che ho segnato punteggiato; qualcuno ne farà un po’ di più in sella, ma non molto.
(Rocciaclimb) Mi sono permesso di rivedere e modificare la relazione del buon Pierriccardo per renderla più consona ai giorni nostri in quanto col migliorare di bici e bikers le valutazioni tecniche sono molto diverse da quanto scritto in originale e si può fare molto di più in sella rispetto a quanto descritto.
Questo tour, molto impegnativo sia fisicamente che tecnicamente necessità di una perfetta padronanza del mezzo, ottime tecniche di salita su terreni OC+, perfetta tecnica di nose-press e trialistiche e di girare tranquillamente sul S4 altrimenti si rischia di fare tutta la gita a piedi con la bike in spalla..
Volendo si può partire da Pian della Regina (+280mt di dsl+ e 3.5km su asfalto; sentiero di discesa da S2 a S5)
La si può spezzare in 2 gg suddivisi così:
- Pian del Re/Regina- Rif.Vallanta: 1440 (1720) mt dsl+ / 1016mt. dsl- ; 20km (23.5) circa 8-9h (S4-5 NC)
- Rif.Vallanta-Pian del Re-Regina: 980mt dsl+ / 1400 (1680) mt. dsl- ; 13km. (15.3) circa 7h (S4-5 NC)
Da Pian del Re 2020 m (o Pian della Regina m.1740 seguendo la strada asfaltata) seguire il sentiero per il Rifugio Quintino Sella 2640 m, al Colle del Viso m.2650 si torna in sella (fin qui 680mt di portage con brevi tratti in sella) , si passa al rifugio e si continua in discesa (S2max) su terreno molto smosso passando vicino al lago Grande di Viso; si continua ora su splendida mulattiera con fondo pietroso e impegnativo (OC+) dove ,se in possesso di ottima tecnica e gambe si pedala quasi tutto fino sotto al Passo Gallarino (circa un 95%).
Per raggiungere il passo Gallarino a quota 2739m. e il successivo Passo di S.Chiaffredo m.2764 servono ancora circa 110mt di portage.
La zona del passo è molto suggestiva con laghi e molte pietre messe a mo’ di Menhir ; la discesa che segue verso Castello è un rock garden molto impegnativo con fondo fortemente smosso, tratti stretti, grossi macigni, tanti tornanti e alti gradoni (S4 in prevalenza, tratti S5 e NC).
Giunti sul ponte a quota 1930 si prende a destra su ottima stradina e si riesce a pedalare praticamente tutto fino al Rif.Vallanta m.2420 (BC, 95-98%).
Dal rifugio al Passo di Vallanta m.2811 sono circa 380mt di portage; i primi 100mt di discesa sul versante opposto lungo la Vallée du Guil sono in pietraia e si sta in sella per brevissimi tratti (S5, NC) poi si comincia a ciclare con difficoltà comunque sempre elevate (S2-3 con prevalenza di S4-S5) fino al Lac de Lestio dove ci si concede una semplice, anche se breve, discesa.
Si continua pedalando verso il Ref.du Viso m.2460 (OC, circa un 90-95%) e sul bel sentiero in piano posto poco oltre fino al secondo bivio dove seguendo per il Colle delle Traversette si riprende con portage totale fino al Buco du Viso m.2882 (uno dei primi tunnel praticati nella roccia nel 15° secolo, 450mt di portage); scendere sul versante Italiano (lampada frontale indispensabile) lungo la galleria o in alternativa c’è la salita al Colle delle Traversette 2950 m, con soli 70 m di dislivello ed in più con una vista impareggiabile.
La discesa verso Pian del Re è molto impegnativa con il primo tratto fino al bivio col “sentiero del Postino” veramente dura con tanti tornanti, fondo smosso, pietroni, gradoni (in prevalenza S4 con brevi tratti S5 e NC). Dal bivio la situazione migliora e ci si rilassa un po’ (S2-S3) ma il fondo come ormai ci si sarà abituati è sempre fortemente pietroso.
Se si deve scendere ancora a Pian della Regina si prende il sentiero sulla destra dove comincia l’asfalto e si prosegue per un bel tratto su facile mulattiera (S2) per poi proseguire lungo una sezione nei pressi della cascata molto impegnativa (S4-S5); il resto del percorso non presenta particolari difficoltà (S2, tratti S3) fino al parcheggio
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n.6 Monviso