Peccato che non raggiunga una cima di rilievo....
L'arrampicata è tecnica e mai di forza e richiede perlopiù passaggi di aderenza ed equilibrio.
L'attrezzatura in loco seppur sicura, comincia in alcuni punti ad essere vetusta.
Soste con due spit, cordino e maillon.
Lungo i tiri sono presenti uno spit ogni 2/3 metri sulle difficoltà intermedie (6a). Spit più ravvicinati sul 6b, eccetto che nella fessura del 3° tiro; mentre nei tiri iniziali ci sono 2/3 spit per tiro.
Utili due friend piccoli.
I tiri impegnativi sono continui.
Si attacca la parete nel canale che delimita le placche a dx.
L1: placca inclinata con fessura (4b) (protezione lunga)
L2: placca più ripida (5a passo 5b)
L3: muretto con piccolo tetto (6a) dopo fessura da integrate con nut medi(6a +)
L4: muro con passo iniziale a sx (6b) poi presa lama (fragile) muro con pancia ben protetto (6b)
L5: muro e dopo serie di fessure in successone molto belle (6a)
L6: muretto verso dx (4b) proseguire, saltare la sosta di calata, e proseguire su terrazzi erbosi sino ad un diedro che si sale ( 5c).
L7: diedro finale (6b)
DISCESA:
in doppia lungo la via. Allo zoccolo, doppia attrezzata
Nota: Gli ultimi due tiri sono della via Pepper Moon, volendo fare la via originale percorrere il filo di spigolo dx ( 5b)
- Bibliografia:
- Rock Paradise (M.Oviglia)