Partendo dallo spiazzo si segue il sentiero numerato 4, già alla partenza è presente un cartello con tutte le indicazioni; si attraversa un piccolo rio e poi il sentiero sale sul lato sinistro del vallone. Il tracciato del sentiero è sempre molto ben evidente, inizia a salire subito ripidamente (tenere presente che si effettuano 1200 metri di dislivello con uno sviluppo di soli 4 km). Si supera una fascia rocciosa dove sono sistemate alcune catene, poi si volge a destra su una rampa erbosa, con alcune serpentine si prende rapidamente quota, raggiungendo un piccolo pianoro erboso dove si trova la vecchia caserma dei Carabinieri risalente a fine ottocento (malandata, ma ancora in piedi).
Salendo si incontrano alcuni bivi, non ci sono problemi perché sono sempre presenti cartelli indicatori. Si sale sempre tenendo la sinistra del Vallone del Frejus, raggiungendo un’ampia conca alla base del pendio-canale che porta al ben visibile Colle del Frejus. Si prosegue su ripido pendio detritico (o innevato a seconda del periodo) fino a raggiungere l’ampia spianata del colle (paline segnaletiche e cartelli indicatori). Si volge ora destra per risalire l’ampio crestone erboso prima e detritico, che con ripido percorso conduce alla quota 2787 m (anticima). Dall’anticima si scende leggermente fino ad una piccola insellatura e poi si riprende decisamente a salire su pietrame con una traccia di sentiero, fino a raggiungere l’ometto di pietre che indica la vetta della Punta del Frejus 2936 m. Dato che la Punta del Frejus appare come una spalla della vicina Cote Traversière, allungando di poco la gita, è possibile, seguendo il filo di cresta, dopo una leggera discesa ad una sella, risalendo senza difficoltà la cresta detritica che porta sulla cima della quota 3017 m (ometto) della Cote Traversière. Con altri 10/15′, di cresta che va via via restringendosi, e superando alcune facili roccette si raggiunge anche la seguente quota 3028 m, punto più elevato della Cote Traversière.
In discesa si segue a ritroso lo stesso itinerario.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.1 Alta Valle di Susa
- Bibliografia:
- Guida IGC Val di Susa, Chisone e Germanasca