La roccia è costituita da calcari dolomitici e dolomie (Trias zona Brianzonese) simile a quella di Rocca la Meja ma più fratturata e ricca di fessure. Via attrezzata con spit e qualche chiodo.
Per una ripetizione portare una serie di friends con uno medio grande e nut piccoli, eventuali cordoni da lasciare nelle soste delle calate.
Proseguire a piedi lungo una traccia che costeggia il torrente Grana di Fauniera (a dx della parete NE della Rocca Parvo) fino a portarsi sotto la Torre NO della rocca e risalire il pendio di detriti ed erba fino alla base della parete (25 min).
Oppure dal Gias Parvo continuare su strada asfaltata per ca 500 m fino ad uno spiazzo a sx (posto per due auto max).
Da qui scendere il vallone e risalire come prima descritto alla evidente torre posta di fronte (15/20 min).
Attacco: Guardando la parete si nota un marcata rampa canale che sale in obliquo da sx a dx sulla sx della parete e posta a dx di un pendio erboso triangolare (grandi placche nero/grigie verticali a sx), ca 20/30 m più in basso e a dx di questo punto vi è un canalino incassato poco visibile da lontano dove è posto l’attacco della via (ometti e spit con cordone azzurro visibile).
L1: salire un placchetta ed il bordo del canale verso dx. Superare un muro con fessura fino ad una cengia. 4a, 5b; 45 m S1.
L2: salire la delicata placca sopra la cengia. Traversare a sx e salire un diedro con roccia nera all’inizio. Uscire su un terrazzo a dx. 5c; 45 m S2.
L3: salire dritti dalla sosta e poi a sx fino ad un pulpito. 5a; 25 m S3.
L4: dopo un paio di metri in verticale, traversare a dx su muro grigio fino ad una cengia, da qui salire l’evidente caminetto posto di fronte fino alla sosta (i due chiodi paralleli uniti da cordino all’inizio del caminetto non sono la sosta!). 6a+ (5c/A0), 5a; 35 m S4.
L5: traversare a dx per crestine e muretti fino ad un muro giallo verticale, superato proseguire su placchette fino alla sosta. 5a, 5b+; 45 m S5.
L6: salire diretti ed entrare in un diedro camino con larga fessura di fondo, quasi al suo termine uscire a destra e salire le placche che portano sotto il bordo di una cresta (sosta con catena in basso a dx ma di un alto itinerario). 5c, 5a; 40 m S6.
L7: oltrepassare la cresta e scendere un paio di metri (chiodo con cordino lungo) per poi salire nell’evidente camino canale a sx, superato un muretto verticale si giunge su una cengia alla base di placche compatte. 4b, 4c; 35 m S7.
L8: superare direttamente la placca tecnica fino ad un diedro canale che porta in vetta. 6a (5c/A0), 5a; 30 m S8.
Discesa:
dalla S7 è possibile scendere sulla via saltando alcune soste (sconsigliato per pericolo di caduta detriti, solo per emergenza). Dalla vetta (sosta su cordone) traversare a dx fino ad un masso appoggiato con cordoni.
Da qui scendere con una calata da 25 m sulle sottostanti placche gialle (sud) verso un evidente canale pendio detritico.
Scendere a piedi il canale prima sulla dx orografica prestando molta attenzione per il terreno detritico, poi a ca metà della discesa traversare sul lato sx (orogr.) e scendere per roccette ed erba fino alla sosta da calata posta su spuntone a sx della fine del canale. Da qui fare una calata verticale di 45 m fino all base della parete.
Per pietraie e prati scendere a dx il Valloncello del Parvo fino all’ attacco della via.
- Cartografia:
- IGC e le francese IGN
- Bibliografia:
- Alpi Doc n.49; www.denali-sud.com; per il luogo e la parete Monte Viso-Alpi Cozie Meridionali CAI/TC