Lasciata l’auto in piazza Abegg, nel centro di Villarfocchiardo, (parcheggio, fontana) risalire via Roma per 250 m. e girare a destra in via Fratta. Dopo un tratto in piano voltare a sinistra fino ad attraversare il ponte sul rio del Gravio. Dopo un tratto in ripida salita ed ancora asfaltato la strada si fa sterrata e la salita meno dura. Al km 2.3 si perviene ad un ampio e panoramico pianoro, superato il quale dopo una curva ed una controcurva comincia una leggera discesa. Qui occorre prestare attenzione alla propria destra ed imboccare una stradina poco visibile (specialmente se c’è l’erba alta) e non segnalata se non da un bollino blu sbiadito su di un muretto a secco (km 2.6, 670 m.). Se si continua dritto invece si arriva in breve alla borgata Banda, meritevole di una visita per la piacevolezza del luogo ma soprattutto per le vestigia dell’antica abbazia certosina. Presa invece la stradina di cui sopra, dopo una breve salita si giunge a dominare con magnifico colpo d’occhio il pianoro attraversato in precedenza. Qui inizia un tratto molto piacevole che, dapprima aperto e pianeggiante, poi alterna salite e discese in un folto castagneto fino a giungere al km 4.6 alla borgata Martinetti-Vietti (fontana). Qui si gira a sinistra sulla strada asfaltata che arriva da S.Giorio. Superate le borgate Pognant e Grangia si giunge (km 13.2) alla borgata Città. Qui prendere la ben segnalata strada che in ripida salita si distacca a destra e in un paio di km di cui l’ultimo tratto sterrato ci porta alla borgata Cortavetto (fontana). Ignorando il sentiero a destra con le indicazioni per i rifugi Amprimo e Toesca proseguire sulla strada sterrata e, seguendo sempre l’ottima segnaletica, prendere al km 15.5 un largo sentiero a sinistra (cartello rif. Valgravio – Travers a mont) che superate alcune case, alterna con percorso veramente piacevole tratti facili a tratti un po’ più tecnici. Dopo il raccordo con la mulattiera proveniente da Adret le cose si complicano un po’ per la presenze di alcune rampe decisamente non ciclabili e pendenze più decise.
Al km 19.1 si arriva in vista del rif Valgravio ( 1390 m. ). A questo punto, varcato il ponticello in legno (se le piene primaverili non l’hanno demolito…), ci si carica in spalla la mtb e si risale il ripido sentiero (GTA) per non più di una decina di minuti. Giunti alla fine della salita si affronta la discesa rappresentata dal sentiero che scende a sinistra. Inizialmente stretto e difficile a mano a mano che si scende il percorso si fa meno accidentato e numerosi sono i tratti con buona ciclabilità e perfino divertenti. Giunti ad un ponticello in pietra lo si attraversi e al km 21.3 ecco apparire la certosa di Montebenedetto, meritevole anche questa di una sosta e di una visita. Ripresa la sterrata che sale a mezzacosta si raggiunge in breve la strada asfaltata che scende e con numerosi tornanti ci riporta a Villarfocchiardo (km 30.3).
VARIANTE IN SENSO ORARIO (21 Km; dislivello 1.050 m – diff. MC+ / BC-)
Il giro si può fare anche in senso contrario, con partenza da Villarfocchiardo, salita alla Certosa di Montebenedetto e discesa da Travers a Mont verso Banda; la salita da Villarfocchiardo alla Certosa di Montebenedetto è praticamente tutta asfaltata, ad eccezione degli ultimi 700-800 metri sterrati. Dalla Certosa prendere il sentiero 506 che porta al Rifugio Valgravio; fatto in questo senso, il sentiero si presenta ciclabile al 30-40%, per il resto si spinge la bici (calcolare in totale circa 30 minuti di bici a spinta). Raggiunto il rifugio, si prende il Sentiero dei Franchi seguendo sempre le indicazioni per Travers a Mont e tralasciando un bivio sulla destra per Adret (possibile alternativa di discesa). Raggiunta la piccola frazione di Travers a Mont, nei pressi della chiesetta reperire sulla destra un sentiero (513) perfettamente ciclabile che scende e incrocia 2-3 volte la strada asfaltata, terminando a poche centinaia di metri dalla frazione di Città. Si prosegue sulla destra, si attraversa la frazione e si imbocca un sentiero ampio e con pendenza moderata (seguire indicazioni per Banda/Villarfocchiardo). Giunti ad un pilone si tiene la sinistra seguendo sempre il sentiero 512, pressochè tutto ciclabile, molto scorrevole e con solo pochi passaggi un po’ più impegnativi, in gran parte concentrati nel tratto appena sopra Banda dove il fondo è a tratti smosso. Raggiunta quest’ultima frazione, si segue per poche centinaia di metri la sterrata in leggera discesa fino a prendere un viottolo sulla destra che riporta velocemente a Villarfocchiardo chiudendo l’anello.
La Certosa di Montebenedetto. Abbandonata alla fine del 1400 a seguito di una serie di disastrose alluvioni e smottamenti e ridotta per lungo tempo ad edificio adibito ad attività silvo-pastorali, la chiesa è stata recentemente restaurata e aperta al pubblico.
- Cartografia:
- IGC 1 - VALLI DI SUSA CHISONE E GERMANASCA E 17 - TORINO PINEROLO E BASSA VAL DI SUSA