Salendo si possono visitare vecchie miniere di ferro e rame.
Occorre prestare molta attenzione dalla bocchetta alla cima specialmente nel caso di neve o ghiaccio.
Vengono qui riportati due itinerari, di cui il secondo piuttosto difficoltoso.
Arrivati al borgo oltre la Chiesa di San Rocco a destra si trova un comodo parcheggio a pochi passi dal Pilone Votivo della Vintaina dove inizia l'itinerario.
Itinerario normale :
Davanti ad un grande lavatoio i cartelli indicano la mulattiera da seguire che, passando tra le baite, si infila nello stretto vallone costeggiando il rio Vasario su una bella mulattiera protetta da muriccioli. Si attraversa poi il torrente su un caratteristico ponticello di legno.
La mulattiera passa quindi accanto alle miniere a quota 1300 m circa. La più bassa è scarsamente accessibile, mentre la seconda è percorribile facilmente fino al suo termine (un 50 metri circa di lunghezza) La traccia si sposta a sinistra, riattraversando il torrente, e salendo abbastanza ripida sbuca nei bei pascoli davanti all’alpe Molinetto 1653 m, in ottime condizioni e ancora caricata.
Si continua spostandosi a destra, su tracce non sempre visibili, e risalendo fino ad una stalla a quota 1800 m posta sotto alla Bocchetta dell’Uja 1824 m. Dietro alla baita un cartello vicino ad un bellissimo abete verde scuro, che si nota già risalendo il vallone, indica il sentiero verso destra per l’Uja. Si arriva in cresta, dove il panorama si apre sulla val Soana.
Si percorre la cresta verso la cima, prima su terreno facile, con una discreta traccia, che poi si sposta leggermente verso la valle Soana fra gli ontani per evitare uno spuntone di roccia. Riguadagnata la cresta, si perviene ad un ultimo ripidissimo ed esposto tratto di rocce frammiste ad erba. Affrontarlo con cautela a sinistra (due segni bianco-rossi), spostandosi poi sulla traccia verso destra e pervenendo subito dopo a una zona erbosa che si supera agevolmente fino alla vetta.
Variante “hard” : il Canale della Custreta
Priva di sentiero e molto ripida (consigliata solo ad escursionisti esperti amanti dell’avventura)
Il percorso inizia vicino al pilone votivo con il cartello in legno con scritto il nome del borgo “La Vintaina”. Senza attraversare il ponte, si passa davanti al pilone e si prosegue sul sentiero che arriva in breve alla casa Saler; più avanti si entra nel bosco e si tocca il borgo di Codemo 1073 m. Si prosegue a destra del borgo reperendo le tracce dell’antica mulattiera ora imboscata che si inoltra nella Valle del Marmo, sbucando in una pietraia. Qui si seguono vari ometti che portano ad inoltrarsi nel ripido ma boscoso e erboso canale della Custreta che si risale fino alla Bocchetta dell’Uja 1740 m, con a destra la quota 1805 m e a sinistra la 1755 m, poste sulla cresta tra l’Arbella e l’Uja d’Ingria.
Risalito il poco panoramico canale, l’escursione cambia aspetto con ampi panorami verso le valli Soana e di Ribordone. Raggiunta la quota 1755 m con pochi metri di discesa e un traverso a sinistra si tocca l’Alpe Nuovo 1723 m; si risale dietro all’alpe riguadagnando la cresta e con un altro traverso pressoché in piano si arriva all’Alpe San Rocco 1835 m.
Si sale sulla destra dell’Alpe e in poco tempo si arriva sull’Uja d’Ingria . La discesa è opportuno effettuarla per l’itinerario classico, sopra descritto.