Per l’esposizione a mezzogiorno e la quota non elevata,l’itinerario non è sempre ben innevato.
Possibilità di valanghe dopo forti nevicate.
Partenza dal parcheggio degli impianti di Campo di Giove (1150 m).
Si risalgono le piste dismesse e la via delle Capre, raggiungendo Guado di Coccia (1674 m) .
Si segue la dorsale in direzione Nord fino alla vetta a Q. 2157m.
In discesa si segue la dorsale in direzione Sud fino alle rocce di Q.2047.
Scendere ora per la massima pendenza in direzione Sud-Ovest verso un costone a sx che fa da spartiacque fra la Pescia di Baccalà ed un invitante, ma pericoloso canale (da evitare), a dx.
Raggiunto il costone,scendere traversando ancora verso sx per entrare nella Pescia di Baccalà, che qui si presenta come un ripido vallone che si restringe in basso in una gola.
Superata la gola, il pendio si allarga e senza traccia obbligata si raggiunge la strada a 1,5 Km dalla base degli impianti di risalita.
In alternativa è possibile anche la salita diretta dal basso. In questo caso la partenza è dalla strada che sale a Macchia di Secina fino all’altezza del sentiero della libertà. Percorrerlo per 200mt e poi deviare a sx per tracce di sentiero.
Recuperare l’ingresso all’ampio canalone; ci ai piedi si comincia a salire fino all’altezza della bastionata rocciosa, che sembra invalicabile, ma che si supera o deviando tutto a dx o per il più ripido canale centrale che immette nella parte alta dell’ itinerario e poi verso la cima costituita da un bel monolite.
La discesa per la via di salita.
- Cartografia:
- Cai chieti
- Bibliografia:
- Scialpinismo nel parco Maiella: Tansella Tonelli