Soste generalmente a 3-4 fix da collegare.
Camminare sulla strada tornando verso Genova per pochi minuti. In corrispondenza di un intaglio tra due pilastri rocciosi, prima del ponte in muratura, c'è un piccolo spiazzo sulla destra, riconoscibile per la presenza di una vecchia bacheca in legno. Effettuare una calata di circa 15m, usando gli ancoraggi (due resinati di sosta o un altro con anello) in cima al pilastro dove salgono anche alcune vie.
Calarsi in direzione del ponte e non dal lato opposto del pilastro verso il mare, giunti alla base, qualche metro sopra il livello dell’acqua, spostarsi alcuni metri a destra (viso a monte) per facili rocce fino al primo ancoraggio (fix con anello). L’attacco della via si trova una decina di metri sotto il ponte.
L1: subito un passo delicato per superare una spaccatura della roccia (passo di 6a, si è proprio sotto il ponte), poi per facili rocce fino a girare dietro una bombatura. Si scende un poco, poi con altri 2 passi delicati (cordoni, passi di 6a) e un po’ unti si giunge in sosta. 50m
L2: si continua verso destra superando una liscia placca poco più alta della sosta. Primi metri difficili (6a), poi si trova qualche fessura. Sosta subito dopo con fix ed eventualmente clessidra. 35 m
L3: dopo essersi spostati un paio di metri a destra si continua in traverso ma abbassandosi costantemente fino ad arrivare a pochi metri dal mare. Sosta su una comoda terrazza. 35 m, 5b-5c
L4: traversare brevemente e quindi alzarsi progressivamente verso destra fino a transitare su una placca gialla sotto ad un tetto (passaggio unto, 6a). Quindi ridiscendere brevemente fino alla sosta (scomoda). 40m
L5: passare una breve placca, abbassandosi ed alzandosi un paio di volte cercando i punti più facili. Sosta prima di aggirare un’ansa. 20m, passi di 5c
L6: aggirare lo spigolo scendendo un poco. Superare la difficile e breve placca (6a) per poi proseguire per rocce più articolate (4c) alzandosi nuovamente alcuni metri. 45 m
Nota: dopo una quindicina di metri su questo tiro c’è una possibile via di uscita verso l’alto (circa 25 metri) su facili roccette (max IV), proteggibile con due clessidre e un chiodo.
L7: andare a destra e poi scendere un po’ (fix poco visibili), in ultimo risalire in sosta. 45m. Volendo questo tiro è divisibile in due tiri corti.
L8: traversare verso una serie di speroncini che si superano con delicata arrampicata, esposta ma non difficile (5c), fino a girare nuovamente dietro lo spigolo. Sosta sul sommo di uno sperone, 30m
Volendo è possibile interrompere qui la traversata risalendo prima su placche sprotette e poi uscendo in una specie di diedro formato tra le placche e il muro a secco della strada.
L9: abbassarsi decisamente verso il mare (facile) superando un’ansa, fino a sostare dall’altro lato. 30m
L10: risalire in traverso su roccia molto bella (5a), quindi proseguire in un traverso delicato (5c) che porta su terreno più facile (4b). 50m
Volendo è possibile interrompere anche qui la traversata risalendo per 10m fino al guard rail, pochi metri a sinistra della Roccia del Leone.
L11: scendere fino ad arrivare a pelo dell’acqua e aggirare lo sperone fino ad una terrazza (4b). 35m
L12: un po’ a destra dell’evidente spigolo si sale fino alla Roccia del Leone dove si sosta (da attrezzare su guard rail).
Rientro
Proseguire in senso opposto alla traversata fino al parcheggio (5-10 minuti).
Si può percorrere anche al contrario, con numerosi passaggi particolari, da provare, sarà sorprendente!!