L'arretramento del ghiacciaio dell'ultimo decennio ha cambiato radicalmente la situazione. A inizio stagione è presente un ripido, stretto e breve canalino nevoso a cui segue a stagione avanzata una goulottina di ghiaccio e roccia con cascatella d'acqua. Sono presenti punti di assicurazione e una sosto per calata in doppia.
Le recenti pubblicazioni indicano una difficoltà di AD-.
Salita da effettuarsi preferibilmente a inizio stagione.
1° giorno: si parte dall’altezza di 1874 m Chalet Hôtel du Pré de Madame Carle. Il sentiero abbandona la foresta per superare le due passerelle sui torrenti della Momie e del Glacier Noir, quindi serpeggia sul versante Sud fino al bivio per il Glacier Noir o Glacier Blanc.
A sinistra, un sentiero sulla morena del Glacier Noir, invita a salire sul curioso Glacier Noir (quasi interamente ricoperto di detriti glaciali); la via a destra, molto ben definita e larga, permette a tutti un accesso agevole e simpatico verso il bacino glaciale del Glacier Blanc.
Dopo il superamento del Gabion, si perde di vista la Vallata per fare ingresso nella montagna; una breve discesa e si guadagna la passerella che scavalca il torrente del Glacier Blanc. L’ultima tappa, non impegnativa, di circa 30 minuti, ci conduce fino al Rifugio (2550 m).
2° giorno: si sale nel vallone soprastante, si raggiunge il Glacier Blanc e si sale a dx puntando alla forcella del Col Emile Pic (canalone subito prima dello sperone roccioso dove si trova il rifugio des Ecrins)
Il superamento del canale richiede un po di attenzione: a inizio stagione se completamente innevato è ripido a breve 45° o qualcosa di piu’ nell’ultimo tratto; a stagione avanzata o con scarso innevamento è una goulotte di misto roccia/ghiaccio ben più impegnativa (per la discesa sosta per una doppia sul lato sx scendendo).
Superata la corncie, si sale al colle e raggiungo il versante opposto si svolta a destra e si raggiunge un piccolo intaglio della cresta ovest: da qua per cresta aerea ma con buoni terrazzi si arriva alla cima.