Pur non essendovi un dislivello proibitivo, lo sviluppo è molto lungo.
Il Colle della Torre non presenta difficoltà alpinistiche se privo di neve, ma richiede passo sicuro e assenza di vertigini soprattutto nella discesa sul versante Ciamosseretto.
Ad eccezione dei 400mt posti sotto tale colle da entrambi i versanti, il restante percorso è sufficientemente segnalato, svolgendosi in buona parte sulle vestigia dell'antico sentiero di caccia.
Ovviamente si può spezzare l'anello in 2 giorni pernottando al Bivacco Giraudo.
A monte dei tornanti posti nell’abitato di Ceresole un cartello indicatore Colle Sià-Bivacco Giraudo segnala la partenza del sentiero GTA 542.
Seguirlo sino al Colle Sià, poi traversare in piano e quindi in leggera discesa per immettersi nel vallone del Roc.
Nei pressi dell’Alpe Breuillet la traccia si divide: prendere a sinistra e salire al Bivacco Giraudo (ore 3).
Seguire la traccia del vecchio sentiero di caccia a monte del bivacco, dapprima vaga, poi ben evidente, che taglia ottimamente il pendio fino a portarsi sulla morena a dx del ghiacciaio del Broglio, ormai scomparso.
L’ultimo tratto alquanto ripido porta al colle della Torre, su infame petraia di eboulis “vivant” (da Ceresole ore 5).
Scendere sul versante opposto (ripido, friabile ma senza particolari difficoltà se non innevato-bastoncini comunque utili!) fino al grande ripiano sovrastato dalla bastionata che sostiene il Ghiacciaio di Ciamosseretto.
Lasciare alla propria destra una zona di rocce montonate che incastonano due piccoli laghetti e dirigersi sulla sinistra idrografica di detto pianoro, verso la cresta dei Prosces, in direzione di un terzo laghetto, dove si ritrovano le segnalazioni (grosso ometto) che permettono di divallare verso il basso vallone di Ciamosseretto: qui si ritrovano i residui della strada di caccia, si supera una bellissima zona cosparsa di laghi (detta “I laghetti”) alternati a salti di roccia (non smarrire il sentiero!) fino a pervenire ad un magnifico ripiano pascolivo (Alpe Gran Piano, 2222 mt).
Volgere decisamente a destra, perdere poco dislivello e continuare per la strada di caccia (n.550) che con alcuni tornanti riporta nel vallone del Roc, seguendone poi lungamente a mezzacosta la sinistra idrografica.
Giungere al bivio per il bivacco Giraudo, già frequentato all’andata, riprendendo quindi il sentiero per il Colle Sià e poi per Ceresole (ore 5 dal Colle della Torre).
Calcolare 10-12 ore complessive.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 Foglio n.3 - Parco Nazionale del Gran Paradiso
- Bibliografia:
- G. Berutto: Il Parco Nazionale del Gran Paradiso Vol. I, IGC Editore - Torino