Dal Colle della Bicocca seguire il sentiero che in leggera salita costeggia lo spartiacque Varaita-Maira mantenendosi sul versante di Elva. Dopo un breve tratto si incontra un bivio: a sinistra si va verso il Lago Camoscere (e il Monte Chersogno), a destra si va al pelvo d’Elva. Seguire la diramazione di destra che sale subito per portarsi in cresta.
Il sentiero continua a seguire fedelmente la cresta erbosa e poi detritica fin sotto le balze rocciose della cresta Est del Pelvo, che rimonta a serpentine.
Tra salti rocciosi intervallati da tratti erbosi, il sentiero, ottimamente tracciato e segnalato con evidenti tacche bianche e rosse (fino in cima la Pelvo) e gialle (ormai sbiadite anche per il resto del percorso), si dirige poi verso sinistra attraversando così la parete Est del Pelvo per imboccare un largo canale, sempre di erba e rocce. Il tracciato sale ripido a strette risvolte nel canale fino ad una serie di placchette rocciose lisce, che si possono superare direttamente e facilmente grazie alla presenza di più tratti di catene metalliche, oppure aggirare a destra per una serie di gradini erboso-rocciosi. Oltre le placche, il sentiero torna a salire per stretti tornanti fino ad uscire al culmine del canale (evidente ometto di pietre) su un ampio pendio di pietrame poco inclinato, che si percorre verso NO per tracce di sentiero ed ometti fino a ragiungere la vicina croce di vetta del Pelvo d’Elva (3064m).
Dopo aver ammirato la verdeggiante valle di Bellino e l’imponente gruppo del Monviso, si scende per un evidente sentierino lungo i detriti della cresta Sud raggiungendo in breve il Colle Camoscera (2890m circa). Per tracce di sentiero ed ometti si costeggia la cresta mantenendosi sul versante di Camoscera (ben visibile in basso a destra il laghetto Camoscera) evitando così gli strapiombi rocciosi sul versante Est della cresta e salendo lievemente per portarsi a pochi metri dalla vetta del Monte Camoscere, caratterizzata da 2 piccole sommità rocciose.
Un brevissimo pendio di grossi detriti porta al colletto tra i 2 cocuzzoli e da qui alla vetta del Monte Camoscere (2984m), da cui si gode di un ottimo panorama sulla cresta che conduce al Pelvo (N), su quella che si dirige ad ovest verso Rocca la Marchisa e sulla conca di Camoscere, chusa a Sud dal Monte Chersogno. Si scende lungo la cresta Ovest fino ad una evidente sella erbosa, da dui dirigendosi a sinistra (S) per tracce di sentiero si scende ripidamente alla sottostante conca del Lago Camoscere.
Costeggiato il lago lungo la sua sponda orientale e passati nei pressi di una grande casermetta in rovina, si incontra la mulattiera che arriva dal colle della Bicocca e da ui, con un’altra breve discesa, si raggiunge il nuovo Bivacco Bonfante alle Camoscere.
Si continua lungo la mulattiera attraversando il torrente della Fonte Nera e percorrendo un lungo vallone tra dossi erbosi, fino a raggiungere le ampie pietraie sotto il versante N del Monte Chersogno, che si risalgono lungo il sentiero che proviene dalle Grange Chiotti di Prazzo giungendo così faticosamente al Passo del Chersogno, da cui in breve, per la cresta Ovest, si raggiunge la vetta del Monte Chersogno (3023m).
In discesa, tornati al Bivacco Bonfante, si segue la mulattiera che, poco oltre il bivacco, scende a mezzacosta e con lunghissimo percorso panoramico costeggia le pareti del Monte Camoscere e del Pelvo d’Elva fino a tornare al bivio nei pressi del Colle della Bicocca, dove si chiude questo bel percorso ad anello.