Molto confortevole il bivacco Luca Reboullaz, che può essere utilizzato per suddividere la salita in due giorni.
Oltre il colle, la montagna si presenta imponente e maestosa, ma vanno valutate attentamente le condizioni e i rischi oggettivi determinati principalmente dal ritiro dei ghiacciaio con le conseguenti scariche quasi continue in certi orari e/o periodi.
E' consigliabile percorrere questo itinerario a stagione non inoltrata per sfruttare la presenza di neve nel canalino di accesso al colle Luseney e con temperature non elevate in quanto la parete nord scarica parecchio.
Da Praz si segue la strada (prima asfaltata poi sterrata) che si addentra nella valle, toccando l’alpeggio di Champlaisant (m.1.927) e quindi (praticamente pianeggiante) giunge all’alpe Praterier (m.2060). Si prosegue seguendo le indicazioni per il bivacco Reboulaz (segnavia 13), il sentiero si inoltra prima dolcemente nel vallone per cambiare decisamente pendenza e giungere con alcuni tornanti al lago Luseney dov’e’ ubicato il bivacco (m.2565 – 3h 30m da Praz).
Lasciare sulla sinistra il lago e puntare all’evidente e ripido pendio erboso che immette in un canalino roccioso, risalirlo senza difficoltà e sbucare nella conca successiva. Proseguire nel centro della lunga e faticosa pietraia e per detriti raggiungere la base del canalino che porta al colle Luseney (m.3162).
In caso di assenza di neve prestare la massima attenzione in quanto detto canale e’ totalmente marcio, l’attacco presenta ad oggi (fine estate 2012) un salto di circa 5 metri verticale sporco di terriccio e detriti, utili alcuni chiodi per attrezzare una eventuale doppia in discesa, ora è presente una corda fissa da 30 mt, da verificare la tenuta !)
Portarsi sul versante della Valpelline e risalire cio’ che resta del ghiacciaio di Luseney obliquando verso destra, attaccare quindi la ripida parete Nord e poco prima delle rocce terminali uscire sulla destra raggiungendo la cresta N e per misto e detriti raggiungere la cima (croce). Superbo panorama a 360 gradi.
Discesa: per l’itinerario di salita.
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia - Alpi Pennine Vol.2