Dal parcheggio prendere l’evidente ed ampio sentiero che risale la bastionata rocciosa verso il Glacier Blanc.
Dopo aver superato, lasciandolo sulla destra, il Refuge du Glacier Blanc, proseguire sul sentiero che diventa via via più sconnesso. Giunti a circa 2900 m di quota si può percorrere il ghiacciaio risalendolo fino al rifugio oppure, se il ghiacciaio è secco e non in buone condizioni, seguire il sentiero che svolta a destra e, con numerosi saliscendi su rocce montonate, sfasciumi e terriccio, costeggia il ghiacciaio sul suo lato nord, a volte portandosi anche 100 metri sopra di esso. Prestare attenzione al ritorno dal rifugio perché, nonostante i numerosi bollini bianchi e ometti segnavia, è facile perdere la strada.
Quando, giunti in vista del rifugio, scompare ogni traccia di sentiero, scendere sul ghiacciaio e dirigersi direttamente ai piedi del rifugio. Qui si trova sulle rocce una traccia che, dapprima in cattive condizioni e via via diventando più ampia e chiara, conduce con semicerchio al Refuge des Ecrins. 4-5 ore dal parcheggio.
Dal rifugio scendere sul ghiacciaio e risalirlo con minima pendenza, mantenendosi sulla sua sinistra orografica, per circa 1.15 ore fino a giungere ai piedi dello spettacolare versante nord della Barre des EcrinsLasciando sulla destra un’ampia seraccata risalire il pendio, divenuto ora più ripido, e spostarsi progressivamente verso sinistra fino a giungere all’ampio pianoro ghiacciato sotto la cresta della Barre des Ecrins. Svoltando a destra percorrere quasi interamente il pianoro.
Per salire sulla cresta ci sono tre opzioni:
- 1) alcune decine di metri prima della forcella che divide la cresta della Barre des Ecrins dal Dôme de Neige (breche Lory) svoltare a sinistra e puntare alla crepaccia terminale nel punto di più facile attraversamento. Da qui risalire un tratto ripido di ghiaccio vetrato (circa 20 metri) per giungere alle roccette che permettono di guadagnare un colletto della cresta a monte del primo “molare roccioso”. Percorrere tutta la cresta molto solida verso sinistra (passi fino al II+) mantenendosi sul versante nord fino alla croce di vetta
- 2) proseguire oltre la verticale della Breche Lory, seguire la traccia per il dome e raggiungere la forcella. Traversare verso sx in leggera discesa (ghiaccio) per 7-8 m costeggiando il salto roccioso, fino a raggiungere lo spigolo, aggirarlo e salire di una ventina di metri sul lato nord (III), quindi traversare a mezza costa fino a raggiungere il colletto a monte del primo “molare” della cresta
- 3) dalla breche attaccare direttamente il salto di roccia (corda fissa, IV). Superato il salto di 7-8 m si raggiunge una sosta da dove si inizia il traverso a mezzacosta del “molare” verso il colletto dove inizia al cresta vera e propria.
In totale da rifugio 4-6 ore.
Discesa
Percorrere a ritroso la cresta di salita fino alla sosta sopra la paretina rivolta verso la breche Lory, che si raggiunge con una breve calata di una decina di metri.
Da qui si può salire facilmente in pochi minuti alla cima del Dôme de Neige oppure scendere riportandosi sulla traccia dell’andata.
Nel caso in cui anche la terminale del Dome fosse in cattive condizioni è possibile calarsi, oltre la crepaccia, con un doppia di 25-30 metri direttamente dalla Breche Lory.
- Cartografia:
- Carte IGN, 1: 25.000: Meije, Pelvoux, Parc National des Ecrins
- Bibliografia:
- S. Constant, Voies normales et classiques des Ecrins