Alcuni tratti un po' esposti e roccia non sempre solida. Per estimatori dei lunghi e panoramici percorsi poco frequentati.
Dalle Grange di Rio (2012m), seguire il sentiero per il Monte Losetta che si inoltra nel Vallone di Soustra giungendo al vasto ripiano pascolivo delle Grange Bernard (2155m).
Costeggiate le baite, si attraversa il pianoro passando presso un gruppo di grange costruite sotto un dosso roccioso e, quando il sentiero principale compie una curva a destra, si prosegue lungo tracce di sentiero (un ometto indica il punto in cui bisogna deviare), ormai quasi scomparse e nascoste nell’erba alta, rimontando il ripidissimo pendio erboso meridionale della Costa Bonafonte.
Con percorso faticoso ci si porta in quota spostandosi progressivamente verso E per guadagnare il vallone di Bonafonte oltre il salto basale.
Si ritrovano così le tracce di sentiero per il Colle delle Ruine e tracce lasciate dal bestiame e, costeggiando il torrente, si percorre il fondo della conca dirigendosi verso N. Senza percorso obbligato, si rimonta direttamente un altro ripido pendio erboso mantenendosi sempre nei pressi del corso d’acqua guadagnando così la piccola conca superiore.
Si sale a sinistra tagliando in diagonale un breve pendio di pietrame (tracce) giungendo così alla vasta conca detritica sottostante la cresta di confine, chiusa a N dal tondeggiante Monte Ruine, con il Colle delle Ruine in bella evidenza, e a O dalla Costa Bonafonte, che scende rocciosa dalla spalla E del Monte Aiguillette.
Si volge bruscamente a sinistra (O) e, per una traccia pressoché pianeggiante si guadagna la Costa Bonafonte nel punto in cui questa si presenta ancora erbosa.
Seguendo radi ometti e tracce di sentiero, si segue la cresta (N) detritica fino ai primi salti rocciosi, che si aggirano a destra E percorrendo alcuni esposti terrazzini di sfasciumi.
Un ripido canalino consente di riportarsi in cresta (meglio salire con facile arrampicata sullo speroncino roccioso che fa da sponda sinistra al canale) da cui si superano direttamente altri piccoli salti rocciosi molto scalinati finchè la pendenza si abbatte e, per un brevissimo pendio detritico, si giunge allo spartiacque principale con la Valle del Guil. Volgendo a sinistra, si percorre la cresta e alcuni facili passi rocciosi ben appigliati portano sulla vetta Est del Monte Aiguillette (3298m).
Dopo aver ammirato il vicinissimo gruppo del Monviso e i lontani Monte Rosa, Cervino e Monte Bianco, si scende brevemente lungo l’affilata cresta rocciosa risalendo poi alla cima Ovest. Da questa, si scende per detriti e roccette ad un intaglio per poi risalire direttamente un risalto roccioso della cresta (meglio non cercare di aggirarlo sul versante N, vista la franosità e la ripidezza dei pendii).
Si continua seguendo sempre la lunga e facile cresta O del Monte Aiguillette, cercando di mantenersi sulle rocce più solide al culmine dello spartiacque e giungendo infine ad una vasta insellatura (3050m) a ridosso della parete E del Pic Brusalana. Salendo il ripido pendio di detriti e roccette si giunge in breve n cima al Pic Brusalana (3170m) per poi scendere lungo la sua cresta O fino alla Sella d’Asti.
A questo punto, si segue il marcato sentiero che scende rapidamente nel sottostante vallone dell’Agnello ad incontrare la strada carrozzabile del Colle dell’Agnello poco sotto un laghetto.
Seguendo la strada o, meglio, uno dei sentieri che scendono a valle tra i pascoli si ritorna alle Grange di Rio, punto di partenza.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n.6 - Monviso
- Bibliografia:
- Guida dei monti d'Italia, Monte Viso CAI-TCI