normalmente privi di crepacci. Ascensione abbastanza impegnativa per la lunghezza con alcuni saliscendi, per le difficoltà (numerosi passi di II), e per l'isolamento.
Mentre la via normale del San Matteo, via ghiacciaio di Dosegù, è normalmente frequentata, qui raramente si incontrerà qualcuno. La base è il Bivacco Battaglione Ortles, residuato della guerra '15-'18 e ristrutturato, sempre aperto
Dal rifugio Berni (raggiunto in auto via Valtellina-S.Caterina Valfurva-Passo Gavia oppure via Val Camonica-Ponte di Legno-Passo Gavia) si scende ad attraversare il vallone del Gavia risalendo poi sul lato opposto; si sale lungo il sentiero alto non dovendo divallare al ponte sospeso (dell’Amicizia), e si prosegue sulla destra nel vallone di Valleumbrina.
In alto, senza raggiungere il colle, si devia a sinistra e si raggiunge il Bivacco Battaglione Ortles situato sulla cresta (attenzione non c’é acqua, da prendere all’ultimo nevato).
Il giorno dopo si segue tutta la cresta, eventualmente tagliando lato E la prima cima (Cima di Valleumbrina) e poi superando in successione il Pizzo Valleumbrina (m 3224), la Cima Villacorna (m 3452) e il Monte Martello (m 3517), con numerosi saliscendi e passaggi rocciosi (II) intervallati a tratti detritici o chiazzati di neve, raggiungendo la base della cresta finale SW del San Matteo. Se questa non è in condizione, si traversa a sinistra tutta la base del monte raggiungendo la
cresta NW al colletto (attenzione in questo tratto, all’eventuale presenza di crepacci: normalmente non c’é traccia di pista).
La cresta è ripida ma normalmente ben tracciata e non da’ problemi di sorta. Ritorno per lo stesso itinerario (sempre molto lungo).
- Cartografia:
- Kompass n. 72 Ortles-Cevedale 1:50.000