Dal centro di Mezzocorona (si può lasciare l’auto in uno dei tanti parcheggi) ci si dirigeverso Ovest lungo Via del Castello, che si percorre per ca. 2 km (indicazioni per “Burrone”) per raggiungere l’inizio del sentiero. Dopo pochi minuti si perviene ad un bivio dove è consigliabile seguire il “sentiero esposto” che porta a scendere per un breve tratto sino al ponte sul torrente. Risaliti dalla parte opposta alla base della parete, iniziano le funi metalliche, che conducono alla base di una cascata. Se ne risale il fianco destro grazie a due scale piuttosto verticali ed aeree. Da qui, il percorso si sviluppa prevalentemente su un facile sentierino, risalendo a tratti alcune roccette, assicurato con una fune di acciaio.
Con un’altra facile scala si supera una spaccatura della roccia, prima di iniziare il tratto più caratteristico del Burrone: un passaggio in una bassa galleria (occhio alla testa!) e alcune scalette introducono in un vero e proprio orrido che si chiude sopra di noi, riducendo notevolmente la luce. Si risale il greto del torrente, per percorso libero ma comunque scivoloso, fino a ritornare all’aperto. Il percorso sul greto conduce quasi alla base di una grande cascata, che si oltrepassa a sinistra, per affrontare gli ultimi balzi e l’ultima scaletta che conduce all’uscita del sentiero attrezzato – ca. 1.30 ore dall’attacco.
Si prosegue in uno splendido bosco di faggio, seguendo il sentiero segnato (evitando le strade forestali) seguendo dapprima le indicazioni per Baito dei Manzi e poi per Monte di Mezzocorona – ca. 3.00 ore dall’attacco.
Discesa per il comodo, ma ripido, sentiero che dai pressi della Stazione della funivia, conduce nuovamente a Mezzocorona.
Itinerario molto frequentato – a volte anche troppo e da “escursionisti” senza alcuna attrezzatura – ma piacevole se percorso fuori stagione o durante la settimana.
Con la necessaria esperienza e l’opportuna attrezzatura in caso di ghiaccio, può essere percorso anche in inverno, quando le condizioni di innevamento lo consentano.