Lasciandosi alle spalle la bella chiesa di Bruil si entra nel paese in direzione est subito si incontra un cartello metallico giallo indicante Entrelor, si segue l’indicazione, in breve si scende sul ponte prima del casotto dei guardaparco e si imbocca il sentiero n 2 (Alta Via – Palina) che subito costeggia una carrozzabile e inoltrandosi in un evidente “pratone” delimitato da una costruzione (croce?) a ridosso della pineta.
Non farsi tentare di inoltrarsi subito nella pineta, ma costeggiare la grossa baita (sul confine del pratone) lasciandola sulla propria sx, e quindi, piegando in direzione Sud, si ritrova la mulattiera, che è ben avvistabile, poiché un po’ incassata, in realtà gli unici bolli visibili sono quelli della forestale (bianco-rossi o rossi), i consueti bolli gialli sono tutti dipinti sulle “lose” intorno al sentiero (ovviamente ricoperte dalla neve), tuttavia si intuisce chiaramente l’andamento della bella mulattiera, che piega sempre in direzione sud est, inoltrandosi nel bosco di conifere e con sinuosità guadagna regolarmente quota; dapprima, costeggiando (alla sua sx) una radura aperta nel bosco di rododendri e pietre, da cui è ben visibile la croce arroccata de “Chateau du Couplet”, che si lascia abbondantemente sulla sx (salendo).
La mulattiera comincia a salire decisamente con molte svolte insinuandosi nel bosco tra la radura (sulla sx) e un marcato impluvio (sulla dx) in direzione est.
In breve si sbuca sopra delle “roccette” all’imbocco del Vallone di Entrelor (croce 2097 mt.), ci si inoltra nel vallone tenendosi preferibilmente nel suo centro-sinistra (salendo) in direzione sud-est, lasciando abbondantemente a destra le Alpages de Entrelor.
A questo punto vi sono due possibilità:
- A) seguire il sentiero estivo che passa nel centro del valloncello e arriva all’Alpe Plan de la Fleya e da qua al colletto tramite canale valloncello.
- B) (consigliata in caso di manto nevoso poco sicuro): appena sorpassato sulla destra le Alpages de Entrelor (2142 mt) si procede tenendosi sulla sx (salendo) e appena finita la vegetazione boschiva sulla sx, che caratterizza questo veersante della cresta della Testa di Entrelor, si valuta attentamente il pendio abbastanza ripido che si incontra piegando in direzione est che permette con uno “strappo” di guadagnare una dorsale morenica, raggiunta la sommità di questa dorsale, con percorso “intelligente” la si percorre con qualche saliscendi arrivando con percorso panoramico alla “selletta” che unisce il vallone di Entrelor con quello di Sort, da qua, se si vuole, si raggiunge la Testa piegando in direzione Nord (croce).
Discesa sull’itinerario di salita.