Avvicinamento: da Castello di Pontechianale si risale il vallone di Vallantafino alle rovine delle gr. soubeyran, quindi si attraversa il torrente nei pressi del gias della balma, si sale verso NE un pendio detritico arrivando alla base della parete.
Attacco:superare il breve zoccolo e raggiungere una cengia; si attacca la parete a circa 40 m a sinistra del diedro canale che la delimita a sud.
Salita:L1 si sale per rocce facili (III-) e si prosegue in un diedro (III+, IV) e poi ancora alcuni metri raggiungendo un terrazzino.
L2: si scalano le placche seguendo una fessura (V, IV) finchè questa si biforca.
L3: Seguire il ramo destro della fessura (III, III+)
L4: ancora lungo la fessura (IV, IV+) si raggiunge una scomoda sosta circa 8 m sotto al caratteristico strapiombo.
L5: salire verticalmente fino sotto lo strapiombo (V) alto circa 4 me lo si supera lungo una fessura che lo incide diagonalmente (V e V+ atletico, con uscita delicata)
L6: si prosegue verticalmente giungendo ad una cengia erbosa (IV, III)
L7-L11: si prosegue diagonalmente lungo la fessura che diventa diedro-canale fino in cima al triangolo.
Discesa: si scende al colletto pochi metri sotto la sommità e proseguendo diagonalmente a sin. si raggiungono le cengie che scendono dal passo Guillemin.Seguire la cengia puntando un gradino poco evidente sotto lo spigolo bessone ove una doppia attrezzata permette di scendere sulla morena del ghiacciaio caprera e di qui all’attacco.Dalla sommità si può anche scendere traversando a NO per un sistema di canali e cenge(II).
- Cartografia:
- cartina igc monviso
- Bibliografia:
- Montagne d'OC di Parodi,Scotto,Villani