Ma il panorama dalla vetta è indimenticabile. In particolare si può ammirare il maestoso e inaccessibile Weisshorn.
Il rifugio è ben organizzato e gestito.
Lungo la salita alla Domhutte, in particolare sul tratto attrezzato, pensate agli scialpinisti che si portano gli sci in spalla per 1500 m.
Dalla Domhutte (2940 m), come per la via normale, si risale la morena dietro il rifugio e poi il Festigletscher fino a che, poco prima del Festjoch, si risale a sinistra un ripido pendio/canale di misto, seguito da un tratto di cresta (passi di II, fix e anelli per soste e calate).
Dal Festijoch (3702 m), anziché scendere sul maestoso Hohberggletscher come per la via normale, si risale la larga, ripida ed evidente cresta NW denominata Festigrat, fino a ricongiungersi con la via normale poco prima della vetta.
Le uniche difficoltà su questa cresta possono venire dalle condizioni: si può trovare ghiaccio oppure accumuli di neve soffiata. In questi casi la progressione può diventare delicata o difficoltosa.
Al ritorno c’è da risalire al passo (50-80 m a seconda della posizione della traccia).
- Cartografia:
- CNS 1328 (1:25000), CNS 284 (1:50000)