Il tratto più spettacolare della traversata è l' affilatissima cresta lunga circa 1 Km che congiunge la vetta al colle di Bionnassay. Aerea e vertiginosa, a tratti orlata da grandi cornici, a tratti da percorrere sull'esile filo, è considerata una delle più belle creste delle Alpi, a patto di trovare buone condizioni ed una giornata senza troppo vento.
Le difficoltà su roccia sono invece limitate al bastione roccioso che precede la vetta, alto circa 150 metri, che si supera con 4-5 tiri di corda di III/III+ su roccia discreta dalla curiosa conformazione a lame.
Dopo la traversata le possibilità sono molteplici, a secondo della motivazione, del tempo e soprattutto delle forze:
-dal Piton des Italiens scendere al Gonella lungo la via normale italiana
-dal Dome du Gouter scendere al rifugio del Gouter od al rifugio dei Grands Mulet
-proseguire verso la Vallot e raggiungere la cima del Bianco lungo la via normale.
-proseguire ancora con la discesa dalla spalla del Maudit e Tacul fino alla Aiguille du Midi, realizzando così una grandiosa traversata d'alta quota.
1° giorno:
Richiede 6-7 ore, con percorso faticoso e non facile da individuare con nebbia.
Tra i vari punti di partenza possibili, noi abbiamo scelto di prendere il Tramway du Mont Blanc, da St. Gervais fino alla stazione di Bellevue. Di qui si raggiunge il Col Tricot e quindi seguendo un sentiero balcone esposto e panoramico si arriva al rifugio Plan Glacier (m 2713) (3 h)
A questo punto si segue una traccia di sentiero attrezzato fino a metter piede sul ghiacciaio del Miage che si traversa orizzontalmente fino a raggiungere uno sperone di rocce instabili sulla destra di un evidente canale nevoso.
Seguendo qualche bollo di vernice rossa si risale faticosamente tutto lo sperone su tracce di sentiero malagevole. ( 3 h e 30)
Il rifugio si trova sulla sinistra del colle ed è una minuscola costruzione in lamiera dove un giovane e gentilissimo gestore vi cucina un’ottima cena e vi informa sulla condizioni della via.
2° giorno:
partenza su cresta facile di neve e roccette fino alla base del risalto roccioso. Meglio scalare con la luce, se possibile senza ramponi. Servoni 2-3 rinvii e qualche fettuccia. Legarsi a 30/40 metri. Si arriva sulla affilata vetta con un ultimo pendio di neve ( 3/4 ore).
Percorrere la vertiginosa cresta, perdendo circa 150 m di dislivello, di conserva se le condizioni sono buone, fino al Col de Bionnassay ( 0.30/1 ora).
Risalire al Piton des Italiens (m 4002) dove si incrocia la via normale italiana e questo punto la scelta se salire fino in cima o scendere verso il Rifugio Gonella.
- Bibliografia:
- Colonel: vie del cielo. Laroche-Lelong: Sommets du Mont Blanc