Prendere la seggiovia (ad agosto 2011 orari 8-18 con pausa 12.15-13.30, presso soci CAI 11 € A/R) e salire al rifugio Fronza . Proprio dietro il rifugio parte il sentiero 542 per la ferrata sempre ben segnato con tratti rossi e delle S. Con tre tratti di funi metalliche si sale di circa 100 metri fino al bivio ferrata (a sx)- passo coronelle (a dx), questo tratto si ripercorrerà al ritorno in discesa.
Prendendo a sinistra inizia un lungo traverso che diventa poi una facile ma talora esposta via di arrampicata (I grado con passaggi di II) fino circa a quota 2600 dove iniza la ferrata vera e propria: ferrata classica con sola fune di sicurezza , rari scalini e una scaletta per superare una placca.
Vi sono un paio di passaggi un po’ impegnativi, per il resto a parte in alcuni tratti l’ esposizione nulla di eclatante, ad agosto anche il tratto innevato era sparito.
Si esce finalmente a quota 2740 poco soèra il rifugio Santner da cui in pochi minuti di facile sentiero si arriva al rifugio Re Alberto ai piedi delle torri del Vajolet.
Da qui con una discesa abbastanza impegnativa e a tratti attrezzata si arriva alle porte Negre (rifugi Vajolet e Preuss).
Qui ci sono 2 alternative, un sentiero alto (si imbocca a quota 2300 circa poco prima di arrivare ai rifugi) o il sentiero che si imbocca un paio di tornanti sotto il rifugio. Il primo è piu’ aereo e presenta un passaggio molto esposto e difficile, il secondo è un 20 minuti piu’ lungo ma piu’ agevole.
I sentieri ad un certo punto si riuniscono e con qualche passaggio su facili roccette portano al passo delle coronellle 2630 dove inizia la ripida discesa sul sentiero 550 al rifugio Fronza.
- Cartografia:
- Carta Tabacco Val di Fassa
- Bibliografia:
- Ardito:a piedi sulle Dolomiti.Val di Fassa, www.vieferrate.it