La salita alla Punta Guà nei 250 m conclusivi è ripida e priva di sentiero ma su terreno erboso. Da evitare in presenza di neve o con scarsa visibilità.
Lasciata l’auto nel grande parcheggio situato poco dopo Estoul, si sale lungo la strada tra i larici toccando alcuni alpeggi, costeggiando un grande prato seguendo le indicazioni per Rifugio Arp e Laghi Palasina. Il sentiero sale a fianco di una pista da sci e ritrova la poderale più a monte poco prima delle case Chavannes.
Circa 200 metri dopo Chavannes a quota 2090 m si incontra un bivio. A destra, si prosegue per l’Arp e i laghi di Palasina (sarà il sentiero del ritorno in caso di anello). A sinistra, invece una sterrata prosegue in lieve discesa inizialmente in direzione del fondovalle – sud est – per poi fare un tornante (tralasciare il bivio di un’altra stradina che invece parte in direzione nord verso Palasinaz e prosegue a mezzacosta parallela a quella principale per l’Arp), perde un centinaio di metri di dislivello e, discesa al torrente Messuere, lo attraversa giungendo nei pressi delle baite di Lavassey.
Attraversato il ponte si segue a destra il segnavia 4 successivamente, sempre su sterrato, il 4A fino all’Alpe Quiappa dove la pista termina.
Il sentiero prosegue sul dosso alle spalle della baita (indicazioni Lago Bringuez) per poi compiere un lungo traverso in leggera salita che permette di aggirare le pendici del Monte Quiappa , immettendosi nel vallone che ha origine dal Colle Bringuez, proprio alle pendici della Punta Guà.
Si prosegue sul bel sentiero inerbito attraversando un vasto pianoro pascolivo, giungendo di fronte al ripido pendio erboso della montagna. Qui va abbandonato il sentiero principale che prosegue al Colletto Bringuez, per iniziare la salita alla cima. Non esiste sostanzialmente sentiero, si punta ad un grosso masso posto alla base di una dorsale sulla destra, e da qui con percorso libero si raggiunge una piccola conca a circa metà pendio, dove si trovano alcune massi.
Qui qualche ometto indica la direzione, ma si riprende a salire liberamente per zolle erbose mirando ad una selletta a nord della cima. Raggiunto il colletto, si segue la facile dorsale fino a toccare la grossa croce metallica posta in vetta.
In discesa si ritorna scendendo il ripido pendio erboso fino al pianoro sottostante, da qui se si ha intenzione di compiere l’anello, si raggiunge rapidamente il Lago Bringuez 2530 m; li si fiancheggia sulla destra iniziando un traverso ascendente che porta sotto la verticale del Colletto Bringuez: qui la traccia si inerpica molto ripida ma senza difficoltà, tra terra e qualche pietra (ci sono un paio di scalini metallici in vista del colle). Raggiunto l’intaglio, si prosegue in piano sul sentiero che si immette sul percorso del Corno Bussola (in realtà sotto il colletto c’è un sentiero che scende direttamente nel vallone verso il Lago della Battaglia, ma è meno panoramico.
Intercettato il sentiero principale, lo si segue in discesa toccando i numerosi laghi (Lago Long, Lago Pocia, Lago della Battaglia fino a raggiungere l’Alpe Palasina a circa 2430 m.
Si scende percorrendo il sentiero oppure la sterrata passando per il Rifugio Arp (si allunga leggermente il percorso) fino ad incontrare il bivio dell’andata poco a monte di Chavannes.