Da Useleries proseguire lungo il fondo del vallone mantenedosi a sinistra superando la Montagna Sasse de Ponton ed arrivando con un ultimo piccolo strappo all’alpe Vaudet (2284m) dove sorge il rifugio Bezzi.
Dal rifugio prendere l’evidente vallone delimitato da due morene in direzione W della becca della Suessa. Percorrerlo per tutta la sua lunghezza fino a portarsi quasi sotto le evidenti seraccate del ghiacciaio Plates des Chamois. Da qui due possibilità:
- percorrere a piedi la lingua terminale, spesso ricoperta di resti di valanga, mantenendosi vicino alle bastionate rocciose della becca della Suessa fino a portarsi sulla parte superiore del ghiacciaio della Plates;
- risalire a piedi il ripido pendio nevoso a sinistra della seraccata che porta ad un evidente sperone roccioso che si aggira sulla sinistra per un ripido canalino che adduce al ghiacciaio Plates des Chamois.
Risalire il ripido ghiacciaio verso SW secondo le condizioni evitando il primo nodo di seracchi sulla sinistra ed il secondo passando sulla destra fino ad arrivare ai pendii finali. Superare la crepaccia terminale al meglio fino a portarsi sull’ampia cresta percorribile in sci che porta in breve alla vetta.
Discesa per l’itinerario di salita. Evitare di scendere lungo la lingua del ghiacciaio per pericoli oggettivi di scariche.
Le carte francesi IGN 25.000 indicano come Pointe des Plates des Chamois la quota 3567 e con Pointe de Nant Cruet il punto culminante 3610 m.
- Cartografia:
- L’Escursionista Editore 1/25.000
- Bibliografia:
- R.Aruga, C.Poma. CDA. Dal Monviso al Sempione. N° 57