Il bivaccco è estremamente pulito ed accogliente. Sono presenti luce, gas e un poutagè perfettamente funzionante, oltre a pentole, piatti,posate ecc. A pochi metri, sul sentiero di salita, un rio con tubo nero per l'acqua.
Un sentito ringraziamento al CAAi, soprattutto nelle persone di Piras e Rabbi, per l'attenta manutenzione di questa struttura e la ritracciatura del sentiero.
E' possibile raggiungere il sentiero anche lasciando l'auto dal parcheggio per il Vallone della Vagliotta e, superato il ponte, voltando a dx.
Raggiungere la base della Guglia, risalendo fino alla base dello sperone. Vista l'esposizione, anche in stagione inoltrata si trova neve compatta e dura. Utili ramponcini. 1h 15 dal Bivacco.
Nella parte bassa lo sperone si incunea tra due evidenti canali laterali. Attaccare più o meno al centro.
Risalire il centro della parete(III-IV), questo si corica fino a formare una cengia verso dx. Si segue una placca levigata obliquando prima a dx(V-) e poi a sx(III). Si prosegue su una rampa a dx, si supera uno strapiombetto e quindi una placca(IV, V). Si segue per intero una rampa ascendente a sx che riporta verso il centro della parete; al suo termine si effettua una scomoda sosta.
Si scende leggermente traversando per una decina di metri a sx(V delicato) e si prosegue poi direttamente lungo un canalino che porta ad un buon terrazzino di sosta. Si sale dapprima sulla dx, superando una placca ed un diedro(IV+), per poi raggiungere più facilmente il filo dello sperone via via più marcato. Lo si segue tenendosi nei pressi del filo con percorso non obbligato; alcuni tiri con difficoltà non sostenute(III, passi di IV).
Si supera una placca verticale(V) e si segue quindi la cresta fin sotto l’ultimo torrione. lo si scala lungo un diedro a sx(III, IV), cuneo in legno(!?), ritornando quindi sul filo, che si segue con aerei passaggi sino all’aguzza cuspide di vetta.
[Relazione dell’itinerario descritto tratta dal libro Montagne d’Oc di Parodi-Scotto-Villani, ma la relazione di Salesi su Monti d’Italia, pur essendo più datata (1970) è altrettanto precisa]
Discesa:
si scende circa 20mt per rocce non difficili sul versante meridionale, quindi per ripidi canali di detriti ed erba, si guadagna il fondo del vallone di Lourousa, a monte del Lagarot 1917m. Seguire poi il sentiero che porta alle Terme di Valdieri, dove è consigliabile aver lasciato un’auto.
- Bibliografia:
- Montagne d'Oc di Parodi-Scotto- Villani e Guida Monti d'Italia Alpi Marittime