Soste a chiodi con vecchi cordoni, alcune delle quali hanno un vecchio fittone resinato (piantato in passato dal soccorso); le ultime tre sono da attrezzare/rinforzare. In via chiodatura sufficiente a vecchi chiodi (alcuni precari).
Utili due mezze corde da 60 mt, una staffa, cordini e fettucce, 12 rinvii (almeno un paio allungabili), serie di nut e serie di friend dallo 0.2 C3 fino al 2 BD (il 3 BD è utile ma non indispensabile). Martello e qualche chiodo. Una ritirata potrebbe risultare piuttosto laboriosa.
1) Da Lecco si prende la superstrada per Colico e si esce ad Abbadia Lariana. Si prosegue fino a Mandello e si risale fino alla frazione di Rongio dove si parcheggia presso la chiesa. Da qui si segue la mulattiera per il rifugio Elisa (segnavia nr. 14) e dopo circa un'ora si imbocca un sentiero sulla sinistra in direzione del canale della Val Cassina che infine per traccia ripida tra i massi permette di raggiungere la base dell'imponente parete (3h circa, 1100 mt circa di dislivello).
2) Dal Cainallo (Esino Lario) raggiungibile sia dalla Valsassina che da Varenna, si sale al rifugio Bietti-Buzzi e da quest'ultimo fino alla bocchetta di Val Cassina. Quindi scendere per il canalone (tratti attrezzati con catene e pioli metallici) e piegare a destra alla base della parete (2h 30m circa).
L’attacco della via si trova una decina di metri prima della sella erbosa che separa la parete sud dalla sud-est, in prossimità di una breve placca stratificata sotto la verticale di piccolo alberello posto una trentina di metri più in alto (il bollo rosso sbiadito a cui si accenna in alcune relazioni non c'è più e la "C" incisa sulla roccia non l'abbiamo trovata).
L1, V, 25 mt
Per placchetta iniziale, poi lungo una vaga fessura e rocce rotte fino ad una piccola cengia (3 chiodi, roccia assai delicata).
L2, VI+ (VI/A0 o A1), 25 mt
A destra della sosta, poi breve diedrino sin sotto ad un bombamento inciso da una fessura, traverso singolo delicato a sinistra, infine in verticale sino alla sosta su cengia.
L3, VIII- (V+/A2, in libera è stato gradato 6c+), 25 mt
A destra a rimontare su un piccolo pulpito (fittone). Quindi per diedro-fessura inizialmente strapiombante poi più appoggiato ma sempre faticoso. Allungare bene le protezioni onde evitare forti attriti. Utili un paio di friend medi su cui staffare per mancanza di chiodi.
L4, V+, 30 mt
Portarsi a destra della sosta per placchetta e superare uno spigolino. Poi in verticale per roccia a tratti erbosa e delicata in direzione di un evidente camino (non fermarsi alla prima vecchia sosta ma andare oltre). Pochi chiodi.
L5, V+, 30 mt
Salire il diedrino sino alla base dell’evidente camino.
L6, V+, 30 mt
Continuare per camino e all’altezza del cespuglio di rose deviare a destra rimontando lo spigolo.
L7, III e IV, 35 mt
Prima a destra poi su placchette erbose fino ad un chiodo a U con cordino. Proseguire verso sinistra alla base di una fessura (disturbata da erba) da salire in obliquo a destra fino al suo termine. Quindi per roccette (un paio di chiodi) e tracce su prato “verticale” fino ad una placchetta con fittone resinato posta poco più in alto a sinistra. Allungare bene le protezioni per evitare forti attriti oppure fare sosta rinforzando il chiodo a U con cordino.
Lunghezza potenzialmente assai insidiosa con erba bagnata; in caso di nebbia invece potrebbe essere difficile orientarsi (tenere bene a mente l’evidente camino sopra i prati verticali).
L8, III e IV, 35 mt
Traversare a sinistra portandosi sulla verticale dell’evidente camino più in alto e salire per roccia più rotta e disturbata da vegetazione.
L9, V+, 35 mt
Salire leggermente verso destra e poi diritti per diedro-fessura fino alla base del camino.
L10, VII (V+/A1, 6b sostenuto in libera), 35 mt
Salire la fessura obliqua che incide la prima parte del camino e continuare per lo strapiombo. Uscire a destra in grande esposizione superando con qualche passo delicato su placca appoggiata un breve pilastro. Sosta alla base di una strozzatura strapiombante.
L11, VII (VI/A2), 35 mt
Salire diritti e rientrare nel camino con passi atletici e in forte esposizione. Con difficile e faticosa arrampicata in artificiale si raggiunge la sosta.
L12, V+, 30 mt
In obliquo a destra per placchetta sfruttando una fessurina, poi verticalmente per roccia articolata e tanta erba. Sosta su tre chodi da collegare.
L13, III, 30 mt
Ancora verticalmente per muretto fino ad una cengia erbosa (fittone). Traversare a sinistra superando un grande masso oltre il quale si sosta (due chiodi da collegare e rinforzare). Tiro molto corto.
L14, VII- (VI/A1) 25 mt
Rimontare a sinistra della sosta e salire verso il camino sfruttando una zona di roccia rotta sulla destra (passo assai delicato e faticoso). Superare il camino al termine della quale si esce sulla destra e continuare con arrampicata più semplice su roccia più articolata ma disturbata dalla vegetazione (pochi chiodi). Sostare in prossimità di un piccolo pulpito con chiodo (da rinforzare).
L15, V+ e III, 50 mt
Verticalmente per roccia appigliata fino ad una clessidra con vecchio cordino, poi a sinistra (chiodo) seguendo una breve rampa. Aggirare lo spigolo e per roccette ed erba raggiungere un alberello su cui sostare (in alternativa cercare qualche buon masso poco oltre su cui attrezzare una sosta).
L16, III e IV 50 mt
In obliquo a destra per roccette ed erba fino alla base di una placchetta (due chiodi di sosta). Seguire verso sinistra la rampa appoggiata e fessurata, continuare per breve muretto e rocce più verticali sfruttandone i punti più facili ed uscendo sulla destra in direzione di un grande masso su cui si attrezza una sosta su friend.
DISCESA
Dalla cima seguire l’evidente traccia di sentiero tra i mughi sul versante nord (bolli rossi e qualche palina metallica) che in breve porta all’imbocco del canalone di Val Cassina.