Superato un ponte sul torrente svoltare a sinistra (Via Quarto) in corrispondenza del primo tornante verso destra e parcheggiare l’auto vicino al cimitero di Rancio.
Quindi seguire le indicazioni per la ferrata Alpini alla Medale. Si sale per comoda strada asfaltata fino ad una sbarra. Si prosegue raggiungendo in breve le reti paramassi.
Da qui seguire a sinistra la strada sterrata fino a incontrare nuovamente i cartelli per la ferrata. Prendere il sentiero che sale ripido nel bosco, passa in mezzo ad altre reti paramassi fino a sbucare su un ghiaione.
Qui proseguire in piano un 200m (le tracce che salgono a sinistra conducono all’Antimedale) fino ad arrivare alla base della ferrata.
Salire la ferrata fino in cima al Pilastro Irene, abbandonare i cavi e traversare a destra una cinquantina di metri fino ad un pulpito roccioso esposto con 2 fittoni di sosta. Scritta "Bonatti" alla base.
L1 35m V: salire il diedro (fittone) per roccia unta e quindi giungere in cima al pilastro (2 fittoni nuovi di sosta non collegati).
L2 40m VI+/VII- oppure VI/A0: dalla sosta partono 3 vie: a destra la “Via Bonatti” (fittoni), dritto “Il Cammino dello Xian” (fittoni) a sinistra la “Via Brianzi” (non si vedono chiodi). Dalla sosta salire verso dx, prima verticalmente su un muretto e poi cominciando il lungo traverso verso dx. Seguire i fittoni (si incrocia la “Via Rebus” chiodata a spit). Dopo aver preso una lama rovescia salire un diedrino e raggiungere un ultimo fittone su uno spigolo prima di una placca a gocce che si attraversa a dx fino al terrazzino con sosta (2 fittoni non collegati). Sul traverso sono presenti alcuni fittoni e diversi chiodi vecchi (tiro quasi orizzontale e molto esposto).
L3 45m VII- oppure VI/A0: salire nel diedro strapiombante sopra la sosta e superarlo direttamente (strapiombino ammanigliato ma uscita delicata), poi per rocce più facili si arriva ad una sosta costituita da due fittoni non collegati (20m). Consiglio di proseguire per godersi pienamente il tiro. Dalla sosta salire dritti su rocce arrotondate e delicate, quindi entrare nel netto diedro con fessura. Salire il diedro fino ad una placca sotto ad uno strapiombino, che si supera sulla dx utilizzando la lama rovescia sul suo fondo. Dall’uscita salire poi per rocce facili alla sosta (2 fittoni non collegati). Veramente bello e faticoso.
L4 40m V: salire la placca a grosse gocce sovrastante la sosta, poi piegare verso sx ed in seguito verticalmente per rocce rotte, passare un albero sulla sua dx ed arrivare alla sosta.
L5 40m difficoltà intorno al IV, IV+ (USCITA ORIGINALE): salire la placchetta sovrastante. Spostarsi verso sx, superare un piccolo albero e proseguire su rocce più facili lungo dei grossi blocchi fino ad un pulpito. Seguire ora una specie di canalino verso destra fino ad arrivare alla sosta posta sulla destra (2 fittoni da collegare). A partire dall’albero il tiro va protetto con fettucce ed eventualmente friend/nut.
L5 40m 5c (VARIANTE IN PLACCA): salire la bella placchetta sovrastante e quindi il muretto con fessura sopra la placchetta stessa (fittoni), quindi le difficoltà si abbassano e per facili rocce si prosegue dritti fino in sosta.
NOTE
Dopo il tiro del traverso risulta complicato se non impossibile tornare indietro in doppia.
Si può raggiungere l’attacco della via per una delle vie al pilastro Irene al posto della ferrata (Myriam, Sogni Proibiti, Fidel Castro o Don Lorenzo Milani) per un totale di circa 10 lunghezze + tratti di collegamento.
DISCESA
Proseguire qualche metro verso sinistra per rocce e detriti fino ad incontrare la ferrata. Da qui è possibile:
1) salire in cima al crocione e prendere il sentiero 56 che, girando dietro al Medale, riporta alla strada cementata (molto ripido e qualche catena);
2) prendere il sentiero indicato lungo la ferrata poco prima del crocione, scendendo verso il San Martino (itinerario più lungo ma meno ripido, consigliato in caso di neve e/o ghiccio sul 56).
- Cartografia:
- Arrampicate in grignetta e medale (P. Corti)
- Bibliografia:
- Arrampicate in grignetta e medale (P. Corti)