Dalla borgata Serre proseguire pochi metri ancora per l’interpoderale e poi a vista o per tracce di sentieri (tanti) risalire al meglio il crestone sulla dx fino a raggiungere un bel pianoro, con ottima vista sulla catena dell’Orsiera-Rocciavrè. Rimontare il crestone nel mezzo per tracce sempre più evidenti (no segni di vernice) che convergono verso un ben definito sentiero. Mantenere sempre la larga cresta e pervenire ad un cocuzzolo con un grande tumulo (omettone) di pietre. Da qui la cresta, sempre comoda (15/20mm) si restringe nettamente. Seguirla fedelmente sempre più ripida (c’è un sentiero meglio tracciato pochi metri in basso alla sx salendo) fino dove essa s’impenna (saltini di rocce). Il sentiero di sx compie a questo punto un lungo traverso e poi con frequenti zig-zag su terreno alquanto ripido raggiunge di nuovo la cresta al di sopra dei salti. Da qui ancora seguirla fino a raggiungere dopo varie cimette (pali di legno) il Becco dell’Aquila (bruttissima croce fatta con due profilati d’alluminio, no scritte). Da detta punta parte verso sud una cresta. Volendo si può proseguire per cresta fino alla punta quotata 2840 (anch’essa caratterizzata da una croce, che sembra migliore) ma occorre arrampicare brevemente ma in esposizione.
- Bibliografia:
- In cima - Cozie centrali it. 4.1