avvicinamento:
dal rifugio scendere per tracce sul ghiacciaio e puntare lo sperone con percorso non obbligato [1h].
la via è divisibile in tre sezioni:
1- risalire il grande canale a destra dello sperone superando nel punto debole la prima seraccata [qualche breve tratto a 60/70°]. risalire le facili roccette sulla sinistra [qualche chiodo] puntando a raggiungere lo spigolo poco più a monte del grande ed evidente gendarme situato prima della crestina nevosa. con un paio di tiri facili [III] sulla cresta si raggiunge la crestina nevosa che si segue agevolmente fino al risalto centrale.
2- risalire nei punti più deboli [numerosi chiodi] le placchette grigie subito sulla sx dello spigolo per due lunghezze [III/IV] fino a sotto uno strapiombo con cordini e friend incastrato. superarlo [V, fisico] e sostare subito sopra oppure una decina di metr più a sx su una cengetta [due soste con 2 chiodi vicine].
da queste salire le placchette sopra la sosta fino a una fessurina con numerosi chiodi [VeA0] che sale verso dx fin sotto ad un tetto dal quale traversando a sx più facilmente si arriva in sosta [2 chiodi]. il diedro giallo con numerosi chiodi di cui parlano le relazioni non è stato da noi pervenuto!
superare il tetto a sx [chiodi] e proseguire verso sx fino ad un intaglio sul filo dello spigolo [III/IV]. seguire il filo dello spigolo per tre lunghezze [IV+, chiodi] fino a sostare sotto il grande seracco.
3- aggirare il seracco sulla sx per terreno misto [chiodi sulle rocce a metà del traverso] e continuare sull’inizialmente ripido [70°] pendio nevoso successivo. risalire i facili pendii nevosi sommitali aggirando l’enorme crepaccio che li taglia fino in vetta.