La via è ottimamente chiodata a fix-inox, abbastanza ravvicinati, con soste attrezzate, eccetto quella dopo il primo tiro di 6b da allestire su 2 fix.
Pur essendo una via moderna, l’ambiente è comunque severo, rimangono pur sempre i numerosi pericoli oggettivi.
Roccia buona nei tiri duri, da prestare attenzione in alcuni tratti.
I due tiri finali di di 6a+ meriterebbero da soli una ripetizione della via, così come i primi tiri di 6b e 6b+.
Materiale: 16 rinvii, qualche cordino per allungare le protezioni nei numerosi traversi, casco, due corde da 60m (friend medio facoltativo per proteggersi al quinto tiro dove si incrocia la via della Gola e un fix è stato tolto e il perno schiacciato!…subito dopo c’è la sosta a chiodi della via classica).
N.B. Al quinto tiro si vede in alto a destra una sosta moderna che è quella di calata fuori via, non proseguire ad essa ma tenersi lungo la vericale.
1° tiro – 5c, 55mt, 8 spit
Per placca rimontare poi il successivo pilastrino e portarsi sotto il primo tettino, superarlo nella parte più facile, salire alla base del diedrino appoggiato e proseguire fino alla sosta.
2° tiro – 6a, 50mt, 12 spit
Traversare a dx con passo delicato e seguire il canalino ascendente a sx fino all’anfiteatro alla base dell’evidente pilastro, in parete, con arrampicata delicata raggiungere la cengia.
3° tiro – 6b (A0), 25mt, 12 spit
Salire sulla placca sovrastante e seguire la esile fessura ascendente dx fino alla sua fine, deviando in alto a sx per raggiungere la sosta sotto al tetto.
4° tiro – 6b+ (A0), 35mt, 14 spit
Uscire a sx con passo delicato e vincere con arrampicata esposta il tetto sovrastane, poi su placca articolata verticale fino sotto l’altro tetto, proseguire a sx per rocce lisce fino alla sosta, che è in comune con la Via della Gola.
5° tiro – 5c, 45mt, 11 spit
Uscire a sx con passo atletico e salire in verticale (1 fix smartellato – non andare verso la sosta in alto a destra che è quella di calata fuori via, ma proseguire verticalmente)
6° tiro – 5c, 30mt, 11 spit
Verticali dalla sosta.
7° tiro – 6a, 30mt, 14 spit
Dalla sosta, su blocchi staccati, mai banali, in verticale fino al tettino, poi traverso delicato a dx puntando alla forcella, salire alla comoda sosta (allugare bene le protezioni)
8° tiro – 6a, 35mt, 13 spit
Superare il pilastrino a dx con traverso esposto e portarsi sotto alla sovrastante parete, da qui proseguire fino a risalire il terzo canalino (l’ultimo a destra), roccia delicata.
9° tiro – 4+, 45mt, 10 spit
Salire la rampa sx fino al grande canale con roccia buona e erba (prestare attenzione a grossi blocchi instabili, a sinistra) percorrerlo in verticale fino alla base del sovrastante camino, attraversare alla comoda sosta in parete sulla destra.
10° tiro – 6a+, 40mt, 15 spit
Dalla sosta con passi delicati portarsi sotto le fessure di destra e con splendida arrampicata esposta ed atletica, arrivare alla cengia del primo albero, sosta pochi metri sopra.
11° tiro – 6a+, 40mt, 14 spit
Per placca appoggiata, ma ben articolata, raggiungere e superare la fessura sovrastante e attraversare poi a sinistra fino alla comoda sosta che è alla base del secondo albero.
12° tiro – 5+, 40mt, 8 spit
Salito il diedrino sopra la sosta, proseguire a sx per la cengetta erbosa e dopo aver aggirato il pilastrino, salire per roccette e paleo fino alla sosta dove termina la Via, all’inizio del giardino sospeso (roccia delicata).
Discesa: calate attrezzate lungo la via (saltare le soste senza maglia rapida o moschettone). Nella calata (quarta) che immette nel canale della via della gola, la sosta di calata è fuori dalla via di salita. Attenzione alle calate, quasi tutte vicine ai 60m.
N.B. Dalla fine della via, giardino sospeso, è possibile proseguire fino alla cresta di Nattapiana lungo la via del Camino-Fessura (vedi relazione su Gulliver), sconsigliabile in presenza di altre cordate sotto.
- Cartografia:
- Alpi Apuane Ed.Multigraphic, fogli 101-102
- Bibliografia:
- Vedi www.toscoclimb.it