Le soste utilizzate anche per le calate sono a spit (3 inox da 10 mm per ogni sosta!!!) e si tengono sull'asse della via evitando i rischi di incastro delle corde. Dal terrazzino di partenza ci si cala sotto la terminale. Nei tiri la via è molto poco chiodata. Portare 1 serie di friend dallo 0,2 al 3 BD e 1 di nut.
Itinerario 55r della Guida CAI-TCI con variante diretta d’attacco 55rb.
Dal bivacco lampugnani attraversare sul ghiacciaio del Bruillard e percorrere in traverso il ghiacciaio fino contro le rocce dove è possibile calarsi per 40 m e superare la serraccata (attualmente esiste una corda fissa appena posizionata, fondamentale soprattutto per risalire questo tratto che presenta 15 m di neve/ghiaccio verticale/strapiombante).
Da questo punto attraversare sotto il pilastro centrale e dirigersi a sx del pilastro rosso, passare la terminale e risalire per 40 m il pendio posto sotto il canale che divide il pilastro rosso da quello di sinistra (tratto con frequenti cadute di ghiaccio e pietre).
La variante 55rb parte da un piccolo terrazzino con evidente sosta a spit. Primo tiro in fessura continua (un bel 6a sostenuto), il secondo con 15 m atletici e poi molla.
In corrispondenza di una piccola selletta nevosa ci si congiunge con la Bonatti.
Doppie sulla via o leggermete a sx su soste a spit.
Relazione Vallot
Raggiungere il colatoio che separa il Pilastro rosso da quello di sx. Traversare questo colatoio verso dx e raggiungere un diedro sul fianco sx del pilastro (presenti alcuni chiodi con una vecchia fettuccia arancione). Salirlo (IV e V) per raggiungere il filo del pilastro. Per il filo raggiungere una piccola breccia nevosa (IV e IV+). Superare un muro strapiombante verso dx, quindi obliquare ancora a dx fino ad una piccola cengia (V, poi IV). Traversare 8 m a dx verso la base di un diedro obliquo a sx (roccia bianca). Salire tale diedro (IV e IV+) ed entrar nel grande camino-colatoio che segna la prima parte del pilastro. Inizialmente è un diedro camino che poi diventa stretto e strapiombante (V, poi V+;uscita atletica), salire quindi delle fessure verticali e strapiombanti a volte ghiacciate (V; passi di A1 possibili).
Il colatoio quindi si allarga e diventa meno ripido: uscire per rocce rotte su una grande terrazza a metà altezza del pilastro. Al di sopra il pilastro diventa rosso e monolitico.
Superare una placca obliqua a sx (IV) fino ad un muro strapiombante, alla base di un sistema di fessure e di camini. Salire un primo camino, spesso ghiacciato (V+). N.B. se c’è troppo ghiaccio passare sul muro a dx e prendere delle scanalature verticali per una lunghezza (A2 e V+/6a) prima di raggiungere il camino.
Proseguire per il camino-diedro (V e V+) ed evitare a dx il tetto che lo chiude.
Salire al di sopra delle fessure e dei diedri verticali (da 2 a 3 tiri; atletico; V e V+), traversare a sx per placche e massi per 15-20 m (Iv e V). Superare un diedro strapiombante (V) e tornare a dx per salire un nuovo diedro aperto (V). Obliquare leggermente a dx (IV) per uscire su delle comode placche. Traversare 25 m a sx (placche e blocchi) e salire un ultimo salto verticale fessurato di 6 m (IV+) per arrivare in cima al Pilastro Rosso (da 6 a 10 h dall’attacco).
Scendere un po’ sulla parete S del pilastro, e traversare a sx per due tiri di corda su placche (passi di IV), fino ad uno stretto colatoio alla base di un muro rosso di 8-10 m. Salirlo (IV+ e V) ed arrivare ad una stretta cresta di neve tramite la quale si raggiungono i pendii del Picco Luigi Amedeo (4460 m). Da qui alla cima del Bianco seguire la cresta del Brouillard (molto affilata con roccia marcia!).
- Bibliografia:
- MONTE BIANCO VOL. 1 - IL GRANITO DEL MONTE BIANCO (MICHEL PIOLA)