Tutte le soste sono con 2 fix da collegare. Presenti altre soste vecchie a spit e/o chiodi.
Classica arrampicata apuana in ambiente molto bello e selvaggio, abbastanza breve (6 tiri) e con difficoltà contenute.
Recentemente richiodata a fix, non molto distanti.
La richiodatura non segue la via classica e ha introdotto varianti più impegnative.
1° e 2° tiro: III, più o meno sullo spigolo, seguire i fix.
3° tiro: Un po’ a sinistra della sosta, muro verticale di
alcuni metri (IV/IV+), poi facile fino alla sosta, situata a cavallo di un caratteristico intaglio.
4° tiro: salire la placchetta liscia sopra la sosta (passo delicato, almeno IV) per poi traversare quasi subito a sinistra, andando a prendere l’evidente camino, che si sale comodamente in opposizione (IV). Se ne esce a destra su terreno più facile fino alla sosta. Nota: l’originale non saliva il camino ma andava dritta sopra la sosta, un po’ più facile ma poco proteggibile e più esposto.
5° tiro: Seguendo i fix, si deve salire la fessura strapiombante sopra la sosta (V/V+). La via classica però la evitava: prima del secondo fix si può traversare delicatamente a sinistra (IV) e ci si immette in un bel diedrino-canale (III+, molto ben proteggibile con friend e clessidre, presente anche un friend incastrato) fino a tornare, dopo 7-8 metri, verso i fix a destra, sopra il passo duro. Successivamente si prosegue su terreno più facile, si incontra una vecchia sosta a chiodi e dopo un ultimo passo più verticale (IV-) la sosta moderna a fix. Considerevole attrito alla corda, se si fa l’aggiramento.
6° tiro: pochi passi facili (ancora un paio di fix, friend incastrato) e si arriva in vetta. Sul punto più alto c’è una sosta (anche di calata) con un fascio di cordini.
Discesa:
dalla sosta in vetta ci si cala 15 m verso sud (attenzione al recupero delle corde). Si reperisce una sosta con chiodi e cordini e da qui ci si cala 50 m verso il canale detritico sottostante (attenzione al recupero delle corde). Si scende il canale, delicato, molto franoso e instabile (un saltino può essere sceso in doppia, sosta presente, oppure evitato sulla sinistra, faccia a valle, su roccette di II) fino a tornare sulla traccia di accesso alla Torre (non facile da individuare dall’alto).