Il punto di partenza è il Rifugio Passo Santner, m 2741, dove si trova l’omonimo rifugetto; lo si può raggiungere sia dalla Val di Fassa a piedi o utilizzando le seggiovie Vajolet o Ciampedie
Da Gardeccia al Passo Santner, via Rifugi Vajolet e Re Alberto calcolate ore 1,30; dal Rifugio Fronza per l’elementare ferrata Santner un po’ meno (ore 1 – 1,30). Dal passo basta salire per 10 min. le ghiaie su buon sentiero fino a sbattere sotto la parete del Catinaccio. Da una forcelletta che segna il punto più basso della cresta alla sx della vetta, scende un camino-colatoio, sulla sx del quale si svolge la via, che poi rimonta in cima lungo la facile cresta.
Salita:
1) Il primo tiro è il tratto relativamente più impegnativo. Dall’attacco si scala direttamente il camino, che in alto si trasforma in canale, superando dopo 5 m una strozzatura (10 m, 3°), con appigli e appoggi levigati dall’uso. Qualche metro sopra la strozzatura il camino si allarga e si appoggia, non offrendo più difficoltà fino alla prima sosta cementata nel fondo del canale (10 m, 2°). 20 m; 2°, 3°; 1AF.
Visto che il camino è così levigato da dare fastidio se si sale in scarponi, si può scalare una specie di fessura verticale ma con ottimi appigli, subito a sx del camino stesso,(presenti due clessidre) rientrando poi nella spaccatura dopo circa 15 m, sopra il tratto ripido (15 m, 3°+).
2) Si entra nel canale che si risale senza difficoltà fin dove inizia di nuovo ripido (20 m, 1°), dove si esce a sx per facili gradini fino ad una nicchia-ripiano con un anello cementato (5m, 1°, sosta possibile ma inutile). Si prosegue in diagonale a sx per facili rocce, fino a portarsi sotto ad una bella paretina appoggiata ed articolata, dove in un altro ripiano vi è un AF che permette una comodissima sosta (20 m, 2°) 45 m; 1°, 2°; 1C, 1AF.
3) Dall’anello si scala direttamente la soprastante paretina appoggiata, tendendo leggermente a dx, su bellissime rocce, 2ch dopo 15 m fino a ritornare in vista del canale-colatoio che scende dalla forcella di cresta che dobbiamo raggiungere. Poco prima di arrivarci vi sono 3CF dove si sosta. 25 m; 2°+; 3CF.
4) Si salgono alcuni metri fino a raggiungere il fondo del camino-canale, che si attraversa verso dx (10 m, 2°), salendo poi verso la forcelletta soprastante per una placca di ottima roccia molto appoggiata, subito a dx della profonda fessura che costituisce l’inizio del camino-canale (10 m, 2°, 3°-)1 cl. Alla forcella ottima sosta su AF. 20 m; 2°, 3°-; 1AF. (da qui alla cima 45 min ca)
5) Ora conviene andare in conserva e salire senza via obbligata la soprastante facile cresta, seguendone il filo per facili rocce oppure tenendosi un po’ a sx della stessa (ometti), continuando per un centinaio di metri (1°, 2°) fino ad una piccola forcelletta sotto un tratto leggermente più ripido. 100 m; 1°, 2°.
6) Si sale una fessura-diedro appoggiata in diagonale a sx (8 m, 2°) per poi rimontare una fessura più ripida che porta in cima al tratto ripido di cresta (5 m, 3°-) dove c’è un AF. In ogni caso dalla fine della fessura-diedro si può anche girare uno spigoletto sulla sx (2 m, 3°-) oltre il quale si prosegue per terreno facile, sostando dove più comodo. Questo è l’unico tratto della cresta dove chi non si sente sicuro può legarsi. 20 m; 2°, 3°-.
7) Si continua lungo la facile cresta con tracce e ometti fino a raggiungere la grande croce della vetta, sotto la quale vi è il libro delle ascensioni. 50 m, 1°, 0°.
Discesa:
Si effettua lungo la via di salita, con varie possibilità di calarsi in doppia: la prima si trova sula cresta nel tratto in cui è consigliabile legarsi. Le altre calate si effettuano dalla forcella all’interno del canale sfruttando le varie soste della salita o altre facilmente individuabili lungo la dicesa(ore1.30 – 2) fino al Passo Santner, secondo le doppie e secondo se si scende slegati o no).
- Cartografia:
- Tabacco fogli 06 (Val di Fassa); 029 (Val d’Ega), scala 1:25.000