Non eccezionale nei primi tre tiri, a tratti friabili, la via si riscatta ampiamente nella parte alta, dove si sale per muri verticali o leggermente strapiombanti, in forte esposizione e su roccia eccezionalmente lavorata ed abrasiva.
Splendido il panorama dalla cima, con il profilo della torre che si staglia contro le acque cristalline del Lac de Beraudes.
Prima di raggiungere il lago, all'altezza della torre, lo si lascia e si sale a sinistra il ghiaione ripido ed instabile, portandosi in un canale che separa un avancorpo franoso dal corpo principale della torre. Qui è l'attacco (ore 1 da Laval, fix dorati).
L1: dritti e un poco a destra sulla parete nerastra, con roccia a scaglie non solidissima (25 m, 5c/6a, 9 fix)
L2 : a sinistra a prendere un diedro, lo si segue per pochi metri e poi si torna a destra in placca; roccia migliore (25 m, 6a, 7 fix)
L3 : si traversa a destra per 15m (3 fix) su esile lista, poi per placche di roccia arenacea nera e friabile si raggiunge una cengia superiore dove si sosta a 4-5m sulla sinistra (45 m, 5c, 10 fix)
L4 : Si vince direttamente lo strapiombino sulla sosta e si prosegue un po’ verso sinistra, sostando presso la base di una fessura-diedro (20 m, 6b un passo, poi 6a, 6 fix)
L5 : per il diedro poi per placche alla sinistra, sostando in una rientranza (20 m, 5c/6a, 5 fix)
L6 : a sinistra si doppia lo spigolo e si sale in piena esposizione un muro leggermente strapiombante con uscita difficile 6a+ primi 2 spit poi 5 spit in A0 (20 m, 7 fix)
L7 : per la bella placca soprastante (roccia incredibile) si raggiunge la cresta in prossimità della cuspide sommitale (20 m, 6a, 5 fix)
L8 : seguendo la cresta si raggiunge facilmente la cuspide.
Discesa: in corda doppia (5-6 calate) lungo l’itinerario di salita. Soste tutte con 2 fix+maillon. E’ consigliabile effettuare calate brevi nella parte alta, al fine di facilitare il recupero della corda (forti attriti sullo spigolo che si aggira in L6)