Da Surier/Usellières, parcheggiata l’auto, si segue una stradina sterrata che risale il vallone principale (cartello indicatore) sulla sinistra fino a raggiungere l’alpeggio Chalet 1930 m.
Si supera un torrente su un ponticello, e poi seguendo un sentiero che sale con diversi tornanti prendendo quota, fino a raggiungere la conca prativa degli Alpeggi Vaudet, dove è situato il Rifugio Bezzi (ore 2).
Dal Rifugio si prosegue in piano per pochi minuti, poi si segue il sentiero che scende verso destra (cartello indicatore) e superare il torrente (Dora di Valgrisenche) su un ponte di legno, inizia a salire verso destra (segnavia 12b), si trascura la traccia di sentiero che sale verso sinistra all’alpeggio Alpi Teppe, e si inizia a risalire a mezza costa la fiancata del Vallone, sopra alcuni dirupi rocciosi.
Si raggiunge quindi un ampio pianoro detritico e un bel laghetto, posto a quota 2625 m. Seguendo il sentiero segnato (segni rossi e ometti presenti nel vallone) si volge verso destra e si risale puntando verso il Col Vaudet, ben visibile dal basso. Superata con varie serpentine la parte alta del vallone, si raggiunge infine il Col Vaudet 2830 m. Dal Colle, abbandonato il sentiero che scende lungo il versante francese, si prosegue a sinistra lungo il filo della cresta Nord per sfasciumi e facili roccette (spesso questo tratto si trova innevato) per circa 100 m di dislivello, ben prima di dove la dorsale forma un salto verticale (la punta quotata m. 3112), poi si inizia a traversare in diagonale ascendente verso sinistra, su pendii di sfasciumi superando alcuni facili dorsali, intervallate da alcuni canalini (delicati se nevosi) per aggirare la punta 3112 m tenendosi sopra una alta scarpata rocciosa (fare attenzione se questo tratto in traversata è innevato o le rocce sono verglassate). In questo modo si raggiunge un ampio gradone roccioso dove si raggiunge il Ghiacciaio di Suessa.
Si sale ora lungo il Ghiacciaio, raggiungendolo direttamente perdendo qualche metro o attaccandolo dal piccolo colle tra la Punta 3112 m e la Becca di Suessa (col de Mines), e si continua ripidamente (40°) tenendosi nei pressi della cresta Nord fino ad una ripida rampa sotto l’anticima, dove talvolta un crepaccio costringe a traversare in diagonale verso sinistra sul ripido pendio glaciale, facendo una sorta di semicerchio e poi tornare nuovamente in cresta raggiungendo l’anticima.
Non resta che proseguire lungo la bella cresta nevosa fino a raggiungere la cima ormai vicina (può essere presente un piccolo crepaccio terminale).
Nei pressi della cima il ghiaccio è totalmente scomparso e la vetta è segnalata da un piccolo ometto di pietre.
Discesa: lungo la via di salita.
Se si fa la gita in giornata o in discesa per accorciare il percorso è possibile prima seguire il sentiero in sx orografia che, salendo, si prende seguendo la strada che attraversa il rio e termina all’Alpe Saxe Ponton (dove parte la teleferica del rifugio).
- Cartografia:
- Carta IGC
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI