Attualmente l'attività vulcanica è data da fenomeni di solfatara .
Sebbene l'ultima eruzione sia avvenuta nel 1888 - 1890, il vulcano non ha mai cessato di dare prova della propria vitalità ed ancora oggi si osservano differenti fenomeni: fumarole, getti di vapore sia sulla cresta che sottomarini e la presenza di fanghi sulfurei dalle apprezzate proprietà terapeutiche.
Riporto alcune avvertenze di sicurezza :
- i gas emessi dale fumarole sono nocivi.
- la temperatura in prossimità delle fumarole sono molto elevate e occorre indossare calzature adeguate per evitare scottature.
- gli oggetti metallicici si rovinano a contatto con i gas fumarolici.
- non scendere assolutamente all'interno del cratere; vi possono essere concentrazioni pericolose di anidride carbonica.
Dal porto risalire la strada provinciale che porta a Piano e Gelso.
Dopo circa 500 m, a sinistra un cartello indica l’inizio del sentiero.
Salire fino in prossimità di un rustico punto di ristoro, poi piegare a destra su un tratto ripido di sabbia. La pendenza dopo diminuisce, passando in mezzo alla rigogliosa flora mediterranea.
Si arriva a un tornante. Da qui il sentiero è stato scavato nella roccia ad opera della Protezione Civile. Dopo un tratto pietroso si perviene sul bordo del cratere. Proseguire sulla destra sull’ampio sentiero che contorna il bordo, fino a pervenire dopo una decisa salita alla vetta individuata da un grosso ometto.
Se il vento è favorevole e spinge i vapori sulfurei dentro il cratere, si può completare il giro, scendendo su ripido e franoso sentiero fino alla zona delle fumarole.
Contornarla tenendosi sulla traccia in basso, fuori dal cratere, fino a ricongiungersi con il sentiero di salita.