Questa cima prende il sole già di primo mattino, solo i pendii finali possono presentare qualche rischio di valanghe, da valutare attentamente prima di effettuare la salita.
Nella parte alta possono essere necessari picozza e ramponi.
Un itinerario decisamente consigliabile ai buoni ciaspolatori abituati a muoversi anche su pendii ripidi.
Dal Col de Vars 2108 m si inizia a salire a destra del cocuzzolo di quota 2240 m salendo gradualmente a mezza costa e poi sullo spartiacque Ubaye-Durance, per scendere poi all’ampio pianoro del Prà Gelà, dove è situata una piccola capanna 2177 m.
Passata la linea dell’alta tensione, si sale verso sinistra lungo i pendii del versante Nord-Est (oppure sulla vicina cresta detta “crete du Vallon des Prises”) direttamente o con una serie di diagonali da sinistra verso destra.
Salire questi pendii abbastanza ripidi (che richiedono neve sicura) fino a raggiungere un colletto della cresta Nord-Est, da cui si supera direttamente il ripido pendio terminale che può richiedere l’uso dei ramponi, sbucando sull’ampia vetta sormontata da un paletto indicatore in legno.
La discesa si compie lungo lo stesso itinerario percorso in salita.
- Cartografia:
- IGN foglio 3538 ET Aiguille de Chambeyron in scala 1:25000