Prima discesa probabile: Stefano Cordola, solo, l'11 Febbraio 2009, dopo averla osservata per ben sei anni prima di trovare le condizioni giuste.
Occorre un anno con nevicate eccezionali affichè le valanghe ricoprano anche la parte bassa del canale dal fondo roccioso e permettano il superamento della cascata nella parte alta. Occorre neve assestata e sopratutto abbondante, la parte alta è visibile dalla rotonda di Condove (parcheggio Vertek) e ripaga della parte iniziale nel fitto bosco che si deve fare a piedi.
Da Pratobotrile, imboccare la mulattiera che si inoltra nel vallone del Sessi, toccando prima le case Mianda, poi la località Ponte delle Torne sul quale si attraversa il Sessi.
Risalire la riva sinistra idrografica del torrente per pochi minuti, per svoltare a destra (cartelli indicanti Alpe Gigalot), toccando prima gli Alpeggi delle Torne, ed in seguito continuando su mulattiera in stato di abbandono gli alpi Garneri, 1302 metri, inconfondibili in quanto posti sotto un enorme roccione. Poco prima di detti alpeggi abbandonare la mulattiera per sposatrsi a destra nel fondo del torrente ricoperto dagli accumuli di valanga.
Risalire l’evidente e largo canale sino ad una prima biforcazione. tenere il ramo sinistro (faccia a monte), giungendo ad una seconda biforzacione, alla quale si tiene sempre il ramo sinistro.
La pendenza è moderata ad eccezione di due corte strettoie (10 metri a 55°), poco prima della vetta la pendenza aumenta a 35°. Superare la cornice nel punto di minor resistenza, pochi metri in cresta conducono in vetta.
Discesa: seguire l’itinerario di salita.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.3 Val di Susa Val Cenischia Rocciamelone Val Chisone