La paretina iniziale è piuttosto verticale (III, III+, 2 chiodi) ma ricca di appigli e conduce facilmente ad un solco con rocce ed erba dove praticamente si cammina.
Salendo per roccette erbose, si superano un paio di strozzature, facili ma da affrontare con attenzione a causa dell’acqua che in questo tratto scorre copiosa, facendo onore al nome della via.
Superato uno speroncino un po’ più impegnativo sulla sinistra (III, 1 chiodo), si arriva alla base di una paretina verticale, che si supera con malagevole passaggio in un umido caminetto (III+, 2 chiodi).
Da qui un altro tratto viscidissimo in mezzo all’acqua porta alla base di una bella placca ripida solcata da una fessura verticale: si sale lungo la fessura, poi tendendo a sinistra si raggiunge il diedro nero che limita la placca, dove un delicato passaggio su roccia bagnata (3 chiodi, III+ esposto) porta alla sommità della placca.
Raggiunto per facile terreno un altro breve muretto, lo si supera facilmente e si raggiunge così il sentiero dell’acquedotto, che taglia in piano tutto il versante Est del Rama (h 1,20 dall’attacco).
Da questo punto bella veduta sul roccioso Bric Camulà, sulla fronteggiante Rocca da Ciappa e sulla costa.
Si prosegue lungo il solco superiore: un altro tratto di facili roccette ed erbe conduce alla base di una paretina verticale, che si supera con qualche difficoltà a causa della roccia spesso umida (III e III+, 2 chiodi, impegnativo).
Un ultimo tratto di sentiero porta alla base della placconata finale: qui, con attenzione a causa della roccia friabile, che rende malsicuri gli appigli che comunque abbondano, si attacca dritti per un breve caminetto (III), poi si prende una stretta rampa-fessura verso sinistra che, in esposizione, fa guadagnare la sommità della placconata (III+).
Un ultimo tratto di sentiero facile porta ad incrociare la “via diretta” al Monte Rama verso quota 840 m (h 2,00 dall’attacco). Qui si può interrompere la gita, seguendo in discesa il sentiero (segnavia pallino rosso e A) che in poco più di h 1,00 riporta al parcheggio.
Per raggiungere la vetta del Monte Rama, invece, si segue verso destra il sentiero (segnavia pallino rosso e A) che, con alcuni tornanti, guadagna quota sul ripido pendio.
Presso una selletta, si abbandona il segnavia A per seguire il pallino rosso, che sale per roccette ed erbe con tortuoso percorso fino ad uscire, un po’ inaspettatamente, sulla sommità del Monte Rama (1149 m, h 0,30 dall’uscita della Via dell’Acqua).
Qui sorgono due croci con il libro di vetta. Panorama eccezionale su tutto l’arco della Costa Ligure e sulle altre cime del Gruppo del Beigua.
Discesa lungo il sentiero della via normale che, raggiunto il Passo del Camulà, aggira ad Ovest l’omonimo Bric e poi scende per pendii di arbusti e pinete nuovamente a Sant’Anna di Lerca (h 1,30 dalla cima).
- Bibliografia:
- le alpi nel sole di parodi