Dalla sommità del Pisonet si può raggiungere facilmente anche la punta della Cima Franco Nebbia, cosa che non aggiunge nulla dal punto di vista sciistico, ma permette di “arrotondare” il dislivello. Mete sci alpinistiche alternative, più brevi, nella Comba di Vessona, sono il colle omonimo (2789m) ed il Colle di Vameà (2590m) che dal pianoro dell’ Alpe l’ Ardamun (2206m) si raggiungono dirigendosi rispettivamente verso sud e verso ovest.
Raggiunta la frazione Closé (1457m) di Oyace, si posteggia la vettura di fronte al vecchio albergo Otemma (edificio bianco di più piani con scolorita scritta rossa, spiazzo, fontana e pannello indicatore col nome della frazione) che sorge sulla sinistra della strada che percorre la Valpelline.
Attraversata la strada si superano i prati dirigendosi verso est (segnali indicatori per il Colle di Vessona, alta via n. 1) fino ad imboccare un bel sentiero che con alcune svolte (al primo bivio prendere la deviazione di destra, al secondo quella di sinistra) scende alla stretta forra scavata dal torrente Buthier e nota col nome di “Orrido di Betenda” (1359m). La si attraversa su un antico ponte in pietra (datato 1688) e quindi, lasciata a destra una deviazione per la Comba di Verdona, si segue il sentiero che si innalza nel bosco con alcune svolte.
Con un lungo traverso orizzontale verso est si entra nella Comba di Vessona all’ altezza dei resti dell’ Alpe l’ Arnou (1788m). Si segue tutta l’ ampia comba (rado bosco di larici) fino al salto che difende l’ accesso al pianoro dell’ Alpe l’ Ardamun (2206m). Detto salto si supera tanto sulla destra (salendo), che sulla sinistra con una preferenza per quest’ ultima, più diretta, possibilità.
Usciti sul pianoro soprastante si piega decisamente verso est in direzione del bel canale che scende dalla conca che si apre tra il Pisonet ed il Dente Settentrionale di Vessona (3080m). Raggiunta detta conca si piega leggermente verso sinistra e si superano gli ultimi ripidi pendii che difendono l’ accesso alla sommità del Pisonet. Discesa per l’ itinerario di salita.
- Cartografia:
- IGC Cervino e Monte Rosa
- Bibliografia:
- Guida dei Monti di Italia Alpi Pennine vol. II