Da Castello seguire la mulattiera del Vallanta sino alla Grangia Gheit (1912 m – 1 ora). Si continua sino alla confluenza del vallone delle Forciolline e successivamente oltre Punta Caprera e Punta Tre Chiosis (esposto valanghe). Superata la Barra del lupo, naturale gola che chiude la valle, si transita oltre il rif Vallanta (locale invernale sempre aperto con posti letto e riscaldamento, 2445 m – 1,45 ore). Si continua in leggera discesa oltrepassando il rif Gagliardone che si lascia sulla sx fino a superare prima il canale (ramponi o coltelli utili) che incide l’anfiteatro roccioso soprastante (si transita lasciandolo a sx lungo il canalone che scende dal Passo Due Dita) e poi la parte bassa del Ghiacciaio di Vallanta. Si sale sul fondo ripidissimo tra la parete S del Visolotto e la NO del Monviso (valanghe) sino alla piccola conca alla base dei cinque monoliti alla cui destra si inpenna il ripido pendio che porta al colle sud (3147 m – 2,30 ore). Dall’ampia sella ventosa, all’altezza del ghiacciaio pensile del Coolidge, si sale verso sx il breve pendio di 30 mt (misto, F, o neve a seconda delle condizioni) e si raggiunge l’intaglio tra la seconda, la più elevata, e la terza guglia rocciosa da dx. Lasciata sulla sx la terza punta (centrale, con ometto) si attraversa a dx orizzontalmente (10m cengia esposta) la paretina della guglia più elevata fino allo spigolo sud che si supera con scalata aerea (8 m – III) ponendo piede sulla esigua piattaforma del pinnacolo più elevato (3190 m – 15 minuti).
Discesa lungo l’itinerario di salita.
- Cartografia:
- IGM 1:25.000 F79IV NO Castedelfino
- Bibliografia:
- JC Campana